In questi giorni molti attori e registi si stanno unendo per chiedere un pronto intervento per la salvaguardia del mondo cinematografico. La polemica è emersa ai David di Donatello, quando sia Elio Germano sia Pupi Avati hanno fatto presente al ministro Giuli e alla sottosegretaria alla cultura, Lucia Borgonzoni, le problematiche che il settore sta affrontando.
Nonostante sembri che il governo stia attuando soluzioni, le persone che lavorano nel settore non vogliono bugie e stanno dimostrando, in questi giorni, che la crisi ancora c’è ed è dura, ciò a causa, in primis, dei bassi investimenti.
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La lettera firmata dagli attori
Per questo molti attori e registi hanno deciso di firmare una lunga lettera destinata al ministro Giuli e, più in generale, al governo, per mettere in luce le problematiche che il cinema sta attraversando.
“La situazione lavorativa e produttiva del cinema italiano è indubbiamente in crisi“, inizia così la lunga lettera firmata da centinaia tra attori, registi e maestranze. “Negli ultimi due anni il quadro di complessiva incertezza normativa e i ritardi, generati in primis dall’operato del Governo nella gestione della riforma del Tax credit, hanno causato una crisi di sistema che ha colpito molte produzioni, soprattutto le più piccole e indipendenti, e ha lasciato senza lavoro centinaia di lavoratrici e lavoratori, a cui manca anche un sostegno al reddito per il 2025 e un sussidio di recupero salariale e contributivo per il 2024″, pare che dopo la brutta crisi che ha colpito il settore a causa della pandemia, non ci sia mai stata una vera e propria ripresa.
“Una crisi che rischia di togliere creatività, autonomia e innovazione a tutto il settore, privandolo della possibilità di competere culturalmente ed economicamente a livello internazionale. L’auspicata prossima pubblicazione della versione definitiva del decreto correttivo Tax credit è una prima risposta, ma incompleta e insufficiente“, si legge ancora.
Alla fine viene anche menzionato l‘intervento che Pupi Avati ha fatto sul palco lo scorso 7 maggio: “Riteniamo che sia necessario attivare iniziative ben più ampie e rilevanti, come ad esempio ha chiesto Pupi Avati durante la cerimonia dei David di Donatello. La cultura e la democrazia italiana non possono essere piegate ad interessi di parte, ma vanno tutelate e arricchite con rispetto delle competenze, delle professionalità, delle regole costituzionali e dei diritti di tutti e tutte“.
Gli attori firmatari della lettera
Tra gli attori e i registi firmatari della lunga lettera rivolta al ministro Giuli e alla sottosegretaria Borgonzoni, ci sono: Nanni Moretti, Paolo Sorrentino, Paola Cortellesi, Alba Rohrwacher, Matteo Garrone, Mario Martone, Gianni Amelio, Jasmine Trinca, Paolo Virzì, Margherita Buy, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco e tanti altri.
Inoltre, in questi giorni, in tanti stanno mostrando solidarietà ad Elio Germano dopo il botta e risposta avuto con il ministro della cultura.
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