A quasi 6 anni dai primi casi di Wuhan, genera ancora preoccupazione negli scienziati tutto ciò che ruota attorno al Covid. A tenere banco nell’ultimo periodo è l’ultima variante di Sars-CoV-2 finita sotto l’osservazione dell’Organizzazione mondiale della sanità, XFG, chiamata anche Stratus. I virologi di tutto il mondo sono convinti che questa variante sarà protagonista di questa estate per via di una presenza a livello globale che “sta crescendo rapidamente”. In particolare, “diversi Paesi nella regione del Sudest asiatico hanno segnalato un aumento simultaneo di nuovi casi e ricoveri, nelle aree dove XFG è stata ampiamente rilevata“.
Le caratteristiche della nuova variante Covid
In riferimento a Stratus, l’Oms ci ha tenuto a sottolineare che dalla prima valutazione ha dato come risultato un basso rischio a livello globale. Inoltre, non risulterebbe che questa variante porti a malattie più gravi o decessi rispetto ad altre in circolazione. Pertanto, “si prevede che i vaccini Covid attualmente approvati rimangano efficaci contro questa variante” per proteggere dalla “malattia sintomatica e grave“.
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Il direttore di Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha dato la sua valutazione su Stratus: “non darà dei quadri anche poco impegnativi dal punto di vista clinico“. Ma, secondo Bassetti, le aziende di vaccini dovrebbero aggiornare i propri prodotti per la campagna autunnale alla luce della scoperta delle nuove varianti Covid. Infatti, é l’Oms stessa a documentare che queste sembrano “sfuggire all’immunità naturale e quella vaccinale, quest’ultima inizia ad essere datata soprattutto negli anziani“.
Stratus è presente in particolare in India, dove crescono in maniera esponenziale, ormai da primavera, i casi di soggetti positivi con raucedine, oltre che tosse secca, irritazione e mal di gola. Tra gli altri sintomi comuni rientrano stanchezza, tosse lieve, febbre, dolori muscolari e congestione.
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