Sarà attivata la revisione dell’ambito di riferimento per gli over 65 e i pazienti fragili, a livello distrettuale e non più regionale
Una recente delibera ha lo scopo di smaltire entro il prossimo 31 luglio 2023 le prestazioni in sospeso, e dall’altro mettere in campo le azioni per evitare rendere rapide le nuove richieste. Per il primo obiettivo il finanziamento aggiuntivo – per l’Umbria – ammonta a circa 5,3 milioni di euro, ai quali si sommano altri 1,6 milioni già presenti nei bilanci delle Aziende ospedaliere e sanitarie. Per il secondo obiettivo, si cercherà di effettuare le prestazioni entro una o due settimane dal momento della richiesta del paziente. Sarà attivata anche la revisione dell’ambito di riferimento per gli over 65 e i pazienti fragili, a livello distrettuale e non più regionale. L’ottimizzazione si estende alle attese chirurgiche e ambulatoriali.
“Il naufragio della sanità in Umbria”
In un articolo pubblicato su Quotidianosanita, si indicano le misure adottate dalla Regione Umbria come inadeguate. “Pensano insomma di andare avanti a protocolli indefiniti, con parziali delibere prive di coerenza programmatoria, prive di distinzione di compiti, ruoli e responsabilità tra le due istituzioni – si legge – senza uno straccetto di analisi, di previsione e di proiezione sul reale sviluppo dell’assistenza ai cittadini, sulla qualità delle cure e delle scelte, sulle necessità di personale e modalità di selezione, e soprattutto sui costi indotti da altri e che inevitabilmente ricadranno sui cittadini umbri”.