Più della metà del campione preso in esame dal sondaggio di Spi Cgil, afferma di vivere in una casa che necessiterebbe di interventi di ristrutturazione
Il 53% degli anziani nella provincia di Terni vive con pensioni inferiori ai 1300 euro lordi al mese e un 20-25% addirittura con pensioni minime da meno di 700 euro lordi. Il dato emerge dalla ricerca “Reggere nelle difficoltà: la condizione degli anziani nella provincia di Terni”, realizzata dal sociologo Ugo Carlone per lo Spi Cgil di Terni, sulla base di 720 questionari.
Il problema della solitudine tra gli anziani
La solitudine è l’altro nemico: “Ormai da anni, ma ancora di più dopo la pandemia – spiega il segretario Spi, Attilio Romanelli – il sistema di relazioni sociali e di solidarietà diffusa che ha storicamente caratterizzato il nostro territorio è andato in crisi, soprattutto nei centri urbani. Questo ha comportato la perdita di meccanismi di mutuo aiuto, di relazioni, di luoghi di incontro, come ad esempio i centri sociali per anziani, che sono in profonda difficoltà”.
Più della metà del campione preso in esame afferma di vivere in una casa che necessiterebbe di interventi di ristrutturazione, ma il 55% conferma di non poter sostenere il costo.
Il problema dei servizi sanitari tra gli anziani
Per il tema della salute, la maggioranza degli anziani percepisce la propria salute come un bene non più tutelato e a rischio. Ad esempio, le liste d’attesa che costituiscono ormai “un’oggettiva situazione lesiva dei diritti della persona” e sono prodotte da “disservizi e omissioni” che causano anche un danno economico allo stesso sistema sanitario pubblico.