Secondo uno studio del Servizio studi del Senato, dai 300 milioni del 2010 si è passati ai circa 213 di previsione per il 2021
Alla vigilia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’appello di Perugia, il procuratore generale Sergio Sottani ha evidenziato che “i magistrati hanno un potere enorme, quello di poter invadere la sfera privata delle persone e lo fanno per reprimere reati gravi che non sono solo quelli mafiosi, ma ad esempio penso anche all’usura che viene poco denunciato”.
Parlando delle intercettazioni, ha affermato che “sono fondamentali” ma non devono essere usate per diffondere conversazioni che invece coinvolgono “soggetti che nulla hanno a che fare con i reati commessi”.
I numeri delle intercettazioni in Italia: quanto costano
Sottani ha detto: “A me non va quando si fanno generiche denunce di abusi che vanno accertati e perseguiti e se accertati perseguiti con estremo rigore”.
Il 15 dicembre 2022 il ministero della Giustizia ha pubblicato il listino aggiornato nazionale delle intercettazioni. Secondo uno studio del Servizio studi del Senato, dai 300 milioni del 2010 si è passati ai circa 213 di previsione per il 2021, con stessa spesa nel 2018 e 2019. Nell’ultimo quinquennio, stando alla relazione tecnica del Senato, in Italia sono stati intercettati circa 130mila bersagli all’anno. L’85% delle intercettazioni è telefonico, e richiedono due mesi di lavoro per i fornitori; il 12% avviene con microspie ambientali e il 3% con sistemi telematici. In quest’ultimo caso, sono necessari circa 73 giorni di lavoro.