La minoranza in Regione chiede trasparenza su conti della sanità, per dare delle risposte agli utenti
I consiglieri regionali Tommaso Bori, Simona Meloni e Fabio Paparelli hanno indirizzato una lettera alla presidente della Terza commissione, Eleonora Pace, chiedendo un’audizione della presidente della Giunta regionale, dell’assessore regionale a Sanità e Welfare, dei direttori delle Aziende ospedaliere e sanitarie e dei revisori dei conti delle aziende sanitarie ed ospedaliere.
Lo scopo è dare delle risposte inerenti al settore della sanità, che è passato – come si legge nella nota – “dall’essere benchmark per risultati e buone pratiche, al diventare una di quelle con lo sforamento del tetto di spesa più alto, fino ad aver accumulato un disavanzo di oltre 200 milioni di euro, nonostante la pioggia di fondi governativi arrivati in Umbria, come nelle altre regioni, per la pandemia”.
Il disavanzo di 200 milioni di euro
Firmatari della lettera sono anche Thomas De Luca (M5S), Andrea Fora (Patto civico), Donatella Porzi e Vincenzo Bianconi (Gruppo misto). “La situazione – spiegano i consiglieri – è preoccupante ed è stata confermata anche dall’assessore Luca Coletto nel corso dell’ultimo question time, dove ha finalmente ammesso la presenza di un disavanzo di 200 milioni”.
Si chiede anche come potessero i direttori delle aziende sanitarie e ospedaliere – e i revisori dei conti – non accorgersi di nulla, “mentre venivano accumulati debiti così ingenti. Questo ci fa pensare che ci troviamo di fronte alla volontà di negare l’evidenza e di nascondere la situazione o ad una totale incompetenza ed inadeguatezza”.
La chiosa riguarda gli utenti finali, perché le difficoltà di rientro per un buco così ingente indicano che “a pagarne il prezzo saranno, ancora una volta, gli umbri”.