Inviato al MIMS, è un importante risultato che inserisce di nuovo l’Umbria nel circuito delle ciclabili turistiche nazionali
È stato trasmesso al MIMS, il Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione della ciclovia nazionale Monte Argentario-Civitanova Marche. Insieme a questo è stata fatta richiesta di un contributo di venti milioni di euro che il Ministero si era impegnato a finanziare per consentire all’Umbria di recuperare il proprio ruolo tra le ciclabili turistiche di valenza nazionale da cui era stata esclusa nel corso degli anni passati e di cui il progetto soddisfa a pieno i requisiti.
La ciclovia toccherà molte città, fino ad arrivare nel territorio marchigiano
La ciclovia, di cui al momento è finanziato il solo tratto umbro, si sviluppa in Umbria per una lunghezza di oltre duecento km a partire dal confine toscano nei pressi di Fabro, toccando i centri urbani di Orvieto, Todi, Perugia, Assisi e Foligno, per terminare a Colfiorito dove passa in territorio marchigiano in corrispondenza della chiesa di Plestia, attraversando luoghi suggestivi, di grande bellezza, famosi nel mondo e fortemente attrattivi dal punto di vista turistico. Non solo intercetta orizzontalmente la Ferrovia Centrale Umbra, in via di riapertura totale, ma anche la ciclabile Assisi-Spoleto, oltre a molti cammini e sentieri di importanza paesaggistica, storica ed artistica.
L’Assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche, ricorda che questa ciclovia rappresenta un importane asse della rete ciclabile nazionale, fungendo da collegamento con le altre due ciclovie nazionali: Tirrenica e Adriatica, in corso di realizzazione lungo le rispettive coste.
Questa collegherà, infatti, le aree interne di 3 regioni (Marche, Toscana e Umbria), ricche di storia, cultura e ambiente, con le fasce costiere che rappresentano importanti bacini di generazione di flussi cicloturistici anche verso l’Umbria.
Il protocollo d’intesa e le parole di Melasecche: «Enormi difficoltà»
Tra le Regioni interessate dal tracciato è in corso la stipula di un protocollo d’intesa che sancisce l’interesse comune alla realizzazione della ciclovia, impegnando ogni amministrazione a operare per reperire le risorse, così che nel breve giro di anni si possa effettivamente giungere alla realizzazione dell’intero percorso.
Melasecche confida di poter appaltare i lavori entro il 2023 ed evidenzia «le enormi difficoltà con cui è stato predisposto il progetto, in quanto la Sezione “Infrastrutture per la mobilità sostenibile” conta del solo titolare, attendendo da tempo il reintegro di almeno due tecnici indispensabili per completare la rete regionale delle ciclabili per affrontare e risolvere inoltre il problema della manutenzione dell’intera rete regionale in condizioni di crescente degrado, oltre alla riorganizzazione dei Cammini e sentieri, problema questo particolarmente urgente».
Sottolinea pertanto di ritenere questo risultato «estremamente positivo» e ringrazia i collaboratori «per l’impegno profuso ed il risultato fino ad oggi conseguito, tutt’altro che scontato, che vedrà sicuramente impegnato l’Assessorato nel portare a conclusione quest’opera estremamente significativa, acquisendo il relativo finanziamento in modo da appaltare i lavori ed aprire il relativo cantiere entro la data programmata del 2023»