A livello nazionale i dati del semestre evidenziano una flessione di 47.849 aziende: l’ultimo resoconto di Movimprese
Secondo i dati del Movimprese, dal II al IV trimestre 2022 le imprese attive in Umbria sono scese di oltre 600.
A incidere sulla decrescita è l’impatto negativo dei maxi rincari dell’energia: “Sono ben 604 le imprese che erano attive e che nel giro di un semestre hanno sospeso l’attività in attesa di tempi migliori – afferma Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria – Una parte di esse non è escluso che passi a una chiusura definitiva. Come è da evidenziare che la corsa dei listini energetici comprime in modo importante i margini delle aziende”.
Le cessazioni e le nuove imprese in Italia e in Umbria
Positivo è il saldo iscrizioni-cessazioni. Com’era stato evidenziato in un precedente report della Camera di Commercio con i dati del III trimestre dell’anno, le imprese attive in Umbria erano scese di 444 unità rispetto al trimestre precedente. A livello nazionale, nel III trimestre 2022 le imprese attive erano scese di 38.206 rispetto al trimestre precedente, mentre i dati del semestre evidenziano una flessione di 47.849.
Il prezzo dell’energia che è calato, dopo il picco di agosto 2022 fa propendere che possa essere assorbito dal sistema imprenditoriale, “facendo cessare la discesa del numero delle imprese attive, molte delle quali potrebbero tornare all’attività”.
Nel IV trimestre 2022, le imprese registrate in Italia sono 6.019.276, ma quelle attive sono 5.129.335. In Umbria, dove nel IV trimestre 2022 le imprese registrate ammontano a 94.857, quelle attive sono 79mila 828. Sempre nella regione, nel corso del 2022 si sono cancellate dai Registri camerali 3.877 aziende, con un incremento rispetto alle 3mila 689 del 2021: una parte di tali cessazioni può essere derivata dai rincari energetici. Le iscrizioni restano superiori alle cessazioni: in Umbria sono state 4.077, contro le 4.310 del 2021.