In Umbria si stimano circa 5.500 pazienti affetti dal Parkinson: un evento nella struttura perugina racconta le esperienze dei pazienti
NonChiamatemiMorbo è la mostra allestita all’ingresso dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, grazie all’ Associazione ‘Unione Parkinsoniani.
Fino al 16 aprile, attraverso la mostra si tenta di combattere lo stigma e l’ignoranza, a cominciare dall’abbandono del termine “morbo” e cercare di far conoscere alle persone con Parkinson e ai familiari caregiver esperienze di resistenza che possano ispirare e incoraggiare. “È la prima volta che la mostra fa tappa in un ospedale – sottolinea Elisa Marcaccioli, presidente dell’Associazione – l’obiettivo è quello di informare e sensibilizzare i cittadini sulla malattia attraverso gli scatti del fotografo Giovanni Diffidenti che ha raccontato oltre 50 storie di donne e di uomini che resistono al Parkinson con i loro caregiver”.
Il Parkinson in Umbria
In Umbria si stimano circa 5.500 pazienti affetti da questa patologia, come spiega il dottor Nicola Tambasco, referente del Centro dedicato alla Malattia di Parkinson: “Si tratta di una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale che può colpire donne e uomini dai 40 anni di età fino agli 80, e si presenta con tremori a riposo, rallentamento motorio e rigidità”. Presso il Centro ci sono 500 pazienti complessi, e oltre alle prime diagnosi ci si occupa della loro presa in carico per monitorare nel tempo l’andamento della malattia e delle terapie. “Anche se ad oggi non c’è una soluzione definitiva alla malattia di Parkinson, esistono cure mirate e personalizzate in grado di migliorare la qualità di vita del paziente”, conclude Tambasco.