Le singole proposte saranno illustrate alla giuria nel corso di audizioni pubbliche, che si svolgeranno in presenza nei giorni 27 e 28 marzo 2023, a Roma, nella sede centrale del ministero della Cultura
La giuria per la selezione della “Capitale italiana della cultura” 2025 ha individuato i dieci progetti finalisti. Tra le città, ci sono Assisi, Orvieto e Spoleto.
Come funziona la nomina della città della cultura
Le singole proposte saranno illustrate alla giuria nel corso di audizioni pubbliche, che si svolgeranno in presenza nei giorni 27 e 28 marzo 2023, a Roma, nella sede centrale del Ministero della Cultura. Le altre città selezionate sono Agrigento, Aosta, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Pescina, Roccasecca. (Frosinone) e Spoleto (Perugia).
Le città che hanno presentato la manifestazione d’interesse al Ministero della Cultura per partecipare al titolo di “Capitale italiana della cultura” erano 16. Per la selezione, era necessario inviare un cronoprogramma delle singole attività previste, l’organo incaricato dell’elaborazione e promozione del progetto, della sua attuazione e del monitoraggio dei risultati, con l’individuazione di un’apposita figura responsabile; la valutazione di sostenibilità economico-finanziaria del progetto culturale proposto; gli obiettivi perseguiti, in termini qualitativi e quantitativi. Il titolo di Capitale italiana della cultura fu voluto dal Ministro della Cultura Dario Franceschini, ed è conferito per la durata di un anno: la città vincitrice riceverà un milione di euro per la realizzazione del progetto. Procida detiene il titolo per il 2022, e dalla sua istituzione il titolo è stato assegnato a Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena, Mantova, Pistoia, Palermo, Parma, Bergamo, Brescia, Pesaro.