Il ministro della Salute ha parlato nella cittadina umbra, commentando la denuncia da parte di Verdi-Sinistra Italiana di irregolarità sullo stampo della Ungheria di Orban. La Regione smentisce
Il ministro della Salute Roberto Speranza, a margine di un’iniziativa elettorale a Terni, si è espresso in merito a quanto denunciato da due esponenti di Verdi-Sinistra Italiana, le quali hanno sostenuto di avere «delle segnalazioni che in Umbria stia già accadendo quanto accade nell’Ungheria di Orban, e cioè che le donne che chiedono l’interruzione di gravidanza siano costrette ad ascoltare il battito del feto».
Sul caso si è espressa a che la Regione Umbria, sostenendo di non aver riscontrato in nessuna azienda sanitaria del territorio di competenza nessuna pratica del genere, rispetto a quanto denunciato. Il ministro ha detto di non avere «conoscenza diretta della dichiarazione rilasciata», ma ha aggiunto: «Se ci sono elementi va valutata una eventuale ispezione : è uno scenario totalmente irricevibile, fuori dalla norma vigente che tutti dobbiamo rispettare. C’è una legge, la 194, che noi difenderemo con tutte le energie di cui disponiamo. Se c’è qualche forza politica che pensa di cambiarla, dovrà confrontarsi con il consenso delle persone che su questo tema, in modo chiaro, si sono già espresse e noi difenderemo questa legge e la sua applicazione».