Con il bando in scadenza, per il PD sono a rischio le attività di presìdi preziosi per il contrasto di disagio e violenza
Il bando che scadrà il prossimo 15 febbraio, finalizzato all’assegnazione delle sedi alle associazioni ternane, per il PD ha “come unico fine quello dell’allocazione e distribuzione di soggetti associativi in spazi predeterminati – come confermato in una nota – nella totale indifferenza rispetto alle richieste da parte delle associazioni del territorio”.
L’assegnazione delle sedi per le associazioni
Per il gruppo, l’amministrazione è in difficoltà progettuale e programmatica, non valutando le “numerose opportunità offerte dalla normativa di settore, in merito alla Co-programmazione e co-progettazione come strumenti innovativi di collaborazione, capaci di generare beneficio ai cittadini, alla comunità, e all’amministrazione stessa”.
Inoltre i criteri di assegnazione metterebbero “seriamente a rischio l’attività di presìdi preziosi per il contrasto di disagio e violenza e per l’autosufficienza e la gestione delle disabilità, come Casa delle Donne, Aladino e i centri sociali”.