Il leader del Carroccio ribadisce la contrarietà alle proposte di allegamento della cittadinanza e la legalizzazione della cannabis, arrivate ieri in Parlamento: «Gli italiani vogliono risposte su lavoro, costi dell’energia, inflazione che erode i salari e lotta alle gang criminali»
Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, torna alla carica e si schiera contro lo ius scholae e proposta di legalizzazione della cannabis. In un’intervista al “Corriere della Sera” afferma: «Da papà, non da capo della Lega, trovo intollerabile un’accelerazione del Parlamento per liberalizzare la droga. Questa iniziativa di Pd e 5 Stelle, unita alla cittadinanza facile per gli immigrati, è un grave attacco al governo e crea una spaccatura drammatica fra le forze che lo sostengono».
«Mentre alla Camera la sinistra ha deciso di imboccare questa strada pericolosissima, in commissione al Senato noi abbiamo approvato l’equo compenso atteso dagli ordini professionali. C’è una bella differenza», attacca Salvini.
La giornata di ieri ha sancito in qualche modo uno “spartiacque” nella maggioranza del governo Draghi. Salvini dice che ritirare il sostegno al premier è l’ultima cosa nell’agenda della Lega, ma che c’è una chiara spaccatura fra le esigenze del centrosinistra e quelle proposte dal Carroccio.
«Invece di lavorare in Parlamento sull’aumento degli stipendi di pensioni, legalizzano droghe e regalano cittadinanze facili. Aggiungo che la profonda crisi dei grillino ha coinvolto anche il premier e rischia di aumentare le fibrillazioni. Gli italiani vogliono risposte su lavoro, costi dell’energia, inflazione che erode i salari e lotta alle gang criminali. Bloccare il Parlamento per ius scholae e droga libera è contro gli interessi del Paese», afferma il capo della Lega.
No ius scholae, cittadinanza va meritata
La Lega continua la sua battaglia contro lo ius scholae, la proposta di legge per l’allargamento della cittadinanza ai minorenni stranieri residenti in Italia. Nell’intervista al “Corriere”, Salvini afferma: «Questo governo non è nato per spalancare le porte ai 27mila clandestini sbarcati fin ora».
«I dati Istat mostrano una devianza molto elevata fra i giovani immigrati, notevolmente superiore rispetto ai coetanei italiani. Ciò significa che è necessario un vero percorso di integrazione – continua il leader della Lega – la cittadinanza va meritata, non regalata. In caso contrario si rischia di aumentare la disgregazione sociale».
Cannabis legale non riduce l’illegalità
Anche sulla legalizzazione delle droghe leggere, Salvini ha un parere estremamente contrario alla proposta di governo: «Le droghe uccidono, annientano, distruggono. Dopo due anni di chiusure e di Dad, fra i ragazzi è drammaticamente aumentato l’uso dei stupefacenti».
Secondo il capo della Lega la legalizzazione sarebbe una follia: non si ridurrebbe la criminalità ma si arriverebbe al suo paradossale rafforzamento. «Questa legge favorisce l’ingresso dei ragazzi nel mondo della droga. Sono note le conseguenze negative sulla salute di un uso abituale: riduzione del quoziente intellettivo, deficit di attenzione, ridotta capacità di reazione, psicosi. La droga è morte e non esistono droghe buone o cattive», chiude Salvini.