“Non si prendono decisioni senza di noi“, ha tuonato ieri il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ricordando al presidente Usa, Donald Trump, l’importanza di coinvolgere Kiev in ogni passo in avanti verso il raggiungimento della pace. A seguito della telefonata tra il presidente Usa e il suo omonimo russo, in cui si è discusso di un potenziale memorandum e di un inizio di nuovi colloqui per la tregua.
Donald Trump si è detto soddisfatto dell’esito della telefonata, ma Volodymyr Zelensky ha evidenziato che probabilmente la Russia ha nuovamente cercato di prendere tempo in relazione alla pacificazione del territorio. “È ovvio che la Russia sta cercando di prendere tempo per continuare la guerra e l’occupazione“, ha spiegato il leader di Kiev, aggiungendo che l’importanza delle sanzioni nei confronti di Mosca è legata proprio a questa possibilità.
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Il leader di Kiev ha poi aggiunto di aver avuto la possibilità di confrontarsi con alcuni leader alleati, per discutere dei prossimi passi da compiere. “L’importante è che la diplomazia per la pace sia coordinata e orientata a risultati concreti“, ha spiegato per poi aggiungere di essere pronto a prendere in considerazione proposte concrete sulla fine della guerra.
Zelensky: “Se Russia compromette negoziati vi saranno conseguenze dure”
“Non abbiamo dubbi che la guerra debba concludersi al tavolo delle trattative“, ha spiegato il leader ucraino, dicendosi nuovamente disposto ad un incontro che sia realmente produttivo con la controparte. In questo senso, Volodymyr Zelensky ha ricordato come sia la Russia in realtà a “proporre condizioni irrealistiche e a compromettere i possibili risultati“.
L’Ucraina è quindi pronta a qualsiasi negoziato che possa essere produttivo e proprio con questo obiettivo ha avuto colloqui con i vari leader alleati europei, compresa Giorgia Meloni. Zelensky ha definito “buona” la conversazione avuta con Meloni, che ha prodotto “idee interessanti“. Il leader ucraino ha confermato il sostegno dell’Italia alla sua causa e la decisione di rimanere in contatto sui prossimi passi.
Nel corso della conversazione i due leader hanno anche discusso delle possibili piattaforme in cui far svolgere i colloqui con la controparte russa. Prima di procedere, però, il leader ha ricordato che è necessario procedere con una “diplomazia onesta“, ovvero comprendendo se la Russia sia realmente pronta a porre fine alla guerra.
Se così non fosse, sarà necessario procedere con nuove sanzioni contro Mosca, necessarie a porre pressioni sullo Stato invasore. “Se la Russia continua a compromettere i possibili risultati, le conseguenze saranno sicuramente dure“, ha spiegato il leader ucraino.
Il 17esimo pacchetto di sanzioni dell’Ue contro la Russia
L’Ue ha infatti già annunciato il 17esimo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia, come annunciato dallo stesso Zelensky sui suoi social. “Si tratta di un passo nella giusta direzione“, ha spiegato, chiarendo che le sanzioni indeboliranno l’economia russa, visto che l’Ue smetterà di comprare petrolio russo, dai cui proventi Putin riesce a finanziare la guerra.
“Abbiamo già discusso con Ursula della preparazione del 18esimo pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea“, ha continuato, chiarendo che anche in questo caso le sanzioni riguarderanno il petrolio russo, le infrastrutture per il commercio di energia, le banche e i sistemi finanziari. L’obiettivo è quello di indebolire in toto lo stato russo, rendendo per esso insostenibile il proseguimento della guerra. Su questo obiettivo, Zelensky ha ricordato l’importanza del sostegno europeo, con cui è necessario coordinare tutti i passaggi di questa nuova fase del conflitto.
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