Zangrillo sulla PA: “Nuove assunzioni, più formazione e IA solo di supporto”

"Abbiamo avviato una nuova stagione di assunzioni che nel 2023 ci ha portato a inserire circa 170mila persone; per il 2024 e il 2025 ne sono previste oltre 350mila" ha dichiarato il ministro, dicendosi soddisfatto dei passi in avanti compiuti finora

Redazione
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Il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, è intervenuto al Forum Ambrosetti a Cernobbio per presentare al pubblico e all’Italia intera i passi in avanti compiuti nell’ambito delle PA e i progetti per il futuro su cui il governo continua a lavorare. Un intervento mirato a chiarire che lo sviluppo del settore è in corso, soprattutto per quanto riguarda l’aumento dei dipendenti e il miglioramento delle condizioni di lavoro, anche grazie all’utilizzo della digitalizzazione dell’Intelligenza Artificiale.

Si tratta di un settore strategico, come conferma il ministro Zangrillo, su cui si continua a riflettere e operare ormai da anni, con l’obiettivo di rendere le PA nuovamente competitive e soprattutto una fonte di lavoro imprescindibile per gli italiani. Così il governo ragiona sulle assunzioni, allo scopo di far fronte ai pensionamenti che nei prossimi sei anni rischiano di svuotare il settore. Da parte di Zangrillo, poi, non sono mancate le critiche nei confronti delle opposizioni, soprattutto contro la segretaria del Pd Elly Schlein e delle accuse da lei rivolte al governo proprio sulla gestione della Pubblica amministrazione.

Il ministro non si è fatto trovare impreparato ed ha deciso di sfruttare il Forum Ambrosetti per rispondere alle critiche ricevute: “A Elly Schlein voglio ricordare che nella scorsa legge di bilancio abbiamo destinato 8 miliardi ai rinnovi contrattuali, insomma un terzo della manovra. È vero, come dice Schlein che non copre tutta la perdita del potere d’acquisto, ma in quel caso avremmo dovuto dedicare solo per la perdita del potere d’acquisto 32 miliardi, penso che chi fa politica debba avere senso della realtà“.

Zangrillo: “Lavoriamo per nuove assunzioni nel settore

La priorità per il settore della Pubblica amministrazione, quindi, sono le assunzioni. Lo ha confermato Paolo Zangrillo, ricordando come nei prossimi sei anni circa un milione di persone lasceranno il loro lavoro e per questo dovranno essere sostituite “e in fretta“. Il governo sta dunque riflettendo su come gestire la situazione, mentre i primi provvedimenti sono già in atto. “Abbiamo avviato una nuova stagione di assunzioni che nel 2023 ci ha portato a inserire circa 170mila  persone; per il 2024 e il 2025 ne sono previste oltre 350mila” ha dichiarato il ministro, sottolineando che sono state apportate modifiche anche alle procedure concorsuali.

Una pubblica amministrazione che funziona è il volano del nostro Paese” ha ricordato Zangrillo, evidenziando come sia necessario lavorare nella prospettiva di mettere al centro le persone, i plausibili dipendenti, perché “le organizzazioni che performano sono quelle che che valorizzano il capitale umano ed esprimono al meglio le capacità“. Il ministro ha quindi elencato le modifiche in corso nella Pubblica amministrazione, dove i tempi per i concorsi si sono ridotti da 180 giorni a sei mesi e dove il portale inPA è divenuto l’unica modalità di accesso per tutto il settore.

Un fronte su cui si sta cercando di intervenire è anche quello della formazione, così che i dipendenti del settore siano sempre preparati alle continue novità. “Nel 2023 siamo passati dalle sette ore all’anno precedenti a tre giorni all’anno” ha sostenuto il ministro, soddisfatto degli obiettivi finora raggiunti.

Zangrillo: “Nella PA l’Intelligenza Artificiale sarà un game changer

Il ministro per la Pubblica amministrazione ha sostenuto con orgoglio di aver “raggiunto l’obiettivo Pnrr delle 200 procedure da semplificare“, come previsto dal piano del governo. All’interno di questo quadro, però, Zangrillo ha voluto sottolineare che un cambiamento cruciale sarà garantito dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Secondo il ministro, che ha voluto rassicurare i presenti sull’uso etico che sarà fatto di questo strumento. tramite l’IA il servizio svolto dalla PA potrà essere migliorato e velocizzato.

Si tratta di una game changer che però non sostituirà il lavoro delle nostre persone ma sarà un mezzo per liberare il pubblico impiego da diversi compiti routinari” ha dichiarato il ministro, sostenendo dunque che il numero di assunzioni non sarà diminuito a causa dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, perché questa sarà utilizzata solo come supporto alle azioni svolte dai lavoratori.

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