Von der Leyen in bilico: Pd pronto al voto favorevole, Ecr e Verdi ancora indecisi

Lega e Movimento 5 Stelle voteranno contro il secondo mandato dell'attuale presidente della Commissione Ue. La questione è piuttosto ostica e il prossimo 18 luglio potrebbero giungere tutte le risposte necessarie

Redazione
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Il voto del 18 luglio, quando Ursula Von der Leyen potrebbe essere riconfermata a capo della Commissione europea, continua ad avvicinarsi e i vari partiti italiani continuano ad analizzare i vari programmi per comprendere quale possa essere il candidato migliore a cui dare il proprio voto. Von der Leyen ha bisogno di certezze, eppure la sua situazione non sembra ancora abbastanza chiara, così come non sono ancora del tutto chiare le intenzioni dei vari partiti del nostro Paese.

Nella mattinata di oggi i vari eurodeputati si sono riuniti in un briefing pre-plenaria, organizzato dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, per comprendere al meglio quali saranno i prossimi passi da seguire e quali sono le corrette considerazioni da fare prima di prendere una decisione. Gli eurodeputati di Fratelli d’Italia, all’interno del gruppo di Ecr, già ieri avevano fatto presenti i loro dubbi sulla figura di Ursula Von der Leyen.

Il suo programma, infatti, sarebbe troppo simile a quello degli scorsi cinque anni, per cui i conservatori per ora sarebbero tendenti al no. Il prossimo martedì, però, è previsto un faccia a faccia proprio con la candidata tedesca, in cui sarà possibile fare ulteriore chiarezza e magari trovare un punto di incontro che possa agevolare il futuro di entrambe le parti.

Pd verso il “sì”, Lega e M5S tendenti al “no”

Durante il briefing pre-plenaria, la situazione politica italiana sembrerebbe essersi avviata verso un processo di chiarimento. Se fino a questo momento era piuttosto ostico riuscire a capire quante possibilità potrebbe avere Von der Leyen, dopo oggi il quadro è leggermente più cristallino. Il cambio di rotta potrebbe sempre essere dietro l’angolo, ma per ora alcuni dei partiti italiani hanno annunciato pubblicamente la loro decisione.

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Brando Benifei (Pd)

Il Partito democratico sarebbe intenzionato a votare a favore di Von der Leyen, perché “le premesse sono buone“, come ha confermato Brando Benifei. L’eurodeputato ha però dichiarato che questo incontro è necessario solo per “avere uno scambio” perché “siamo parlamentari, non dei robottini, quindi non procediamo senza essere pienamente convinti“- Secondo Benifei, il Pd vorrebbe avere ulteriori certezze, riguardanti la tutela dello Stato di diritti, l’agenda sociale, la capacità fiscale permanente dell’Ue, le politiche di coesione ecc.

L’eurodeputato leghista Paolo Borchia ha invece dichiarato che il voto della Lega sarà negativo e si rivolgerà non alla persona ma “al progetto politico, perché penso che il dato che colpisce maggiormente questo Parlamento, ha una maggioranza di deputati di centrodestra, per cui mi risulta difficile da capire come mai ci si orienti verso una maggioranza artefatta con un po’ di centrodestra e poi tutto il resto della compagine di centrosinistra“.

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Pasquale Tridico (M5S)

Contrari alla rielezione di Von der Leyen anche gli eurodeputati del Movimento 5 Stelle. “Nel gruppo The Left siamo orientati a votare negativamente al programma di von der Leyen” ha infatti dichiarato Pasquale Tridico, sostenendo che il programma della tedesca non rispetta più i principi con cui si era presentata cinque anni fa. “Non si ispira alla pace, non si ispira più come è successo all’inizio della scorsa legislatura, a una maggiore integrazione nel rispetto dell’ambiente con il New green deal” ha concluso l’eurodeputato.

FdI e Verdi ancora indecisi

Alcuni partiti del nostro Paese sono però ancora in dubbio su come agire. Il gruppo del Presidente Meloni, infatti, vorrebbe attendere il prossimo martedì, quando vi sarà un incontro diretto con la presidente Von der Leyen. “Il voto è negativo al momento” ha sostenuto Nicola Procaccini, per poi aggiungere: “Martedì incontreremo la presidente von der Leyen al nostro gruppo, quindi lei esporrà il suo programma, noi esporremo le nostre richieste, le nostre proposte e dopodiché’ vedremo“.

Indecisi anche i Verdi, che ancora non sanno che posizione prendere. “C’è ancora una discussione in corso all’interno del nostro gruppo dirigente perché evidentemente alcune delle risposte come quelle relative alla transizione climatica e al mantenimento dell’agenda che era stata fissata sono certamente soddisfacenti” ha dichiarato Ignazio Marino, aggiungendo però che Von der Leyen dovrebbe fare luce sulla sua posizione riguardante la guerra in Ucraina e sulla strage che sta avvenendo a Gaza. “Penso che questi temi siano importanti per la sensibilità dei Verdi, così come lo siano quelli climatici” ha infatti concluso l’eurodeputato.

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