E’ possibile trovare un punto di contatto tra la spiritualità e la farmacologia? Il Vicesegretario della Presidenza del Consiglio, Marco Villani, è riuscito in un’impresa per molti ardua, intervenendo alla terza edizione del Corso Teorico – Pratico: La Farmacia Clinica – Giubileo dell’assistenza farmaceutica. Innovazione e buone pratiche nazionali, e sottolineando come senza la natura, i medicinali odierni non potrebbero esistere. L’allineamento nasce dalla stessa figura doppia del consigliere, che è anche membro del Comitato Nazionale per l’ottavo centenario della morte di San Francesco.
Un ruolo duplice che oggi è riuscito ad unirsi, lasciando esperti del settore, istituzioni e aziende leader di fronte alla consapevolezza che non è possibile dimenticare l’origine del proprio ambito. Villani ha infatti ricordato come all’epoca di San Francesco siano nati i primi “farmaci”, ovviamente creati tramite erbe e altri elementi dati in dono dalla natura. Oggi a 800 anni di distanza, il concetto originario rimane lo stesso, anche se la forma sembra piuttosto diversa.
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“Meglio avere un patrono in cielo che un padrone in terra“, ha poi scherzato Villani, citando Davide Rondoni, Presidente del Comitato nazionale per gli 800 anni di San Francesco, rivendicando come non sia un caso che un evento come il Giubileo della farmaceutica si stia svolgendo in uno dei luoghi maggiormente frequentati da pellegrini e turisti. San Francesco, patrono d’Assisi, aiuta liberarsi da ogni ansia, da ogni angoscia, così come la farmacologia spesso “libera dalle angosce quotidiane e dalle malattie“.
Quindi proprio in questa città sono state poste al centro le sfide su cura, prevenzione e innovazione, lasciando che si intrecciandosi i festeggiamenti del Giubileo 2025. Il Vice Segretario Villani ha ricordato ai microfoni de Il Difforme come il messaggio francescano, costruito sulla fiducia riguardante la ricerca scientifica e la farmacologia, sia legato a doppio filo con la natura che per San Francesco era il centro del Creato, nonché “colei che ha suggerito ai primi farmacisti di creare i primi strumenti, le prime pasticche, le prime pozioni” per contrastare infezioni e malattie.
Nel riflettere sulla responsabilità dell’umanità verso la natura e sull’importanza di custodire e proteggere il creato, Villani ha evidenziato anche quello che è l’impegno fondamentale della farmacia clinica: vi è pace solo nello sforzo di tutelare la salute. In tal senso, l’impegno di Palazzo Chigi per le celebrazioni degli 800 anni della morte di San Francesco, “patrono spirituale mondiale” è volto a mantenere viva l’eredità del Santo di Assisi, ancora evidente in molti aspetti della società moderna.
“Ecco, andare in contro alle esigenze sanitarie dei cittadini è uno dei primi obblighi in qualunque Stato occidentale, così come il nostro, ma anche un messaggio che riceviamo di pace e di amore dall’insegnamento di San Francesco“, ha concluso Marco Villani, portando con sé un messaggio non affatto scontato, cogliendo un legame nascosto agli occhi dei più.
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