Antichi Telai 1894

Blocco Rai: la maggioranza diserta, la Commissione slitta all’11 dicembre

Eleggere il presidente è determinante anche per permettere all'Ad Giampaolo Rossi di procedere in tempi non troppo lunghi con le nomine a testate e generi, con l'obiettivo di presentarli nel cda del 19 dicembre o al massimo nei primi giorni di gennaio

5 Min di lettura

Si è svolta ieri mattina la seduta della Commissione di Vigilanza Rai a San Macuto, convocata dalla presidente Barbara Floridia per votare il presidente. Ma per la quinta volta la votazione è fallita. Questo perché la maggioranza non si è presentata, impedendo così il raggiungimento del numero necessario all’elezione del presidente. Erano invece presenti solo alcuni membri dell’opposizione: i dem Stefano Graziano, Annamaria Furlan e Ouidad Bakkali e il pentastellato Dario Carotenuto. Il blocco è dovuto alla candidatura della presidente in pectore Simona Agnes, sostenuta da FI. La Commissione è convocata nuovamente per il prossimo 11 dicembre.

L’avviso di Floridia

La presidente della bicamerale ha sottolineato la necessità che i partiti si assumano le proprie responsabilità. “Non è possibile andare avanti così”, ha affermato iraconda, invitando le forze politiche, soprattutto della maggioranza, ad “un atteggiamento dialogante e responsabile”, date le urgenze che riguardano la Rai. “Dobbiamo ripartire con le audizioni e gli atti di competenza della commissione. Sulla presidenza, auspico che le forze politiche abbattano i muri che al momento le separano e trovino una soluzione condivisa il prima possibile”, ha aggiunto Floridia.

Rai, blocco per candidatura Agnes

Si sapeva già da martedì che la maggioranza avrebbe disertato, perché non è riuscita a trovare un accordo sul candidato. Per eleggere il presidente del Consiglio di amministrazione della Rai serve la maggioranza dei due terzi della Commissione, quindi i voti dei soli partiti di governo non bastano. E per quanto riguarda la presidente in pectore, Simona Agnes, che è sostenuta dal partito del vicepremier Antonio Tajani, Forza Italia, non c’è accordo. L’opposizione si oppone alla votazione senza prima avere un confronto e si sta muovendo in modo compatto, cosa che potrebbe costringere la coalizione di maggioranza a puntare su altri candidati per trovare consensi anche nella minoranza e sbloccare finalmente il voto.

Rai, la la presidente in pectore Simona Agnes
Rai, la la presidente in pectore Simona Agnes

Le proposte dei partiti per le nomine a testate e generi

Eleggere il presidente è necessario soprattutto per le diverse questioni in seno alla Rai che devono essere affrontate, come lo sciopero dei dipendenti, lo sciopero dei precari e il canone. Inoltre il consiglio di amministrazione è stato nominato già da più di due mesi. Avere un presidente è determinante anche per permettere all’Ad Giampaolo Rossi di procedere in tempi non troppo lunghi con le nomine a testate e generi, con l’obiettivo di presentarli nel cda del 19 dicembre o al massimo nei primi giorni di gennaio.

Sono infatti da poco scaduti i mandati triennali di Paolo Petrecca a Rainews, che potrebbe essere riconfermato, e Alessandro Casarin alla Tgr, il quale ha svolto già il secondo incarico ed è vicino alla pensione. La Lega però non vuole lasciare la testata e punta su Roberto Pacchetti, l’attuale condirettore Tgr. Propone inoltre William Di Liberatore, il capostruttura di Rai Pubblicità, per un ruolo alle direzioni di genere e Giovanni Alibrandi al Giornale Radio.

Per Fratelli d’Italia, però, il partito di Salvini è già sovra-rappresentato rispetto al peso elettorale, quindi considera le richieste della Lega troppo eccessive. Il partito di Meloni punta invece su Nicola Rao, che ora è direttore della Comunicazione, per guidare la Tgr e non condivide la proposta della Lega sui vertici dei generi. Riguardo al Day Time, ora affidato a Angelo Mellone in quota Fdi, potrebbe passare al Prime Time nel caso in cui Marcello Ciannamea venisse spostato ai palinsesti. A Stefano Coletta potrebbe essere affidata la direzione di coordinamento dei contenuti.

La direzione di Rai Sport, ora affidata a Iacopo Volpi, che andrà in pensione a fine dicembre, potrebbe andare al vice Marco Lollobrigida. Gian Marco Chiocchi, in quota Fdi, è stato confermato al Tg1, mentre il Tg2 è in mano a Forza Italia con Antonio Preziosi. Ora resta da scegliere chi guiderà il Tg3, affidato a Pierluca Terzulli fino al 7 gennaio. Se il M5s dovesse appoggiare la nomina di Agnes, potrebbe metterci Senio Bonini. Altrimenti potrebbe restare ai dem con la nomina di Elisa Anzaldo o Andrea Vianello.

© Riproduzione riservata

Condividi questo Articolo
Way Technological Systems

Avvertenza legale sulle immagini

Alcune delle immagini pubblicate all’interno di questa testata giornalistica sono tratte da fonti online liberamente accessibili. Tali immagini non sono in alcun modo utilizzate per finalità commerciali e i relativi diritti restano di esclusiva titolarità dei rispettivi aventi diritto.

Nonostante le verifiche preventive effettuate dagli autori (incluse, a titolo esemplificativo, l’analisi di metadati, Exif, watermark, loghi o altri segni distintivi), qualora la pubblicazione di un contenuto grafico dovesse risultare lesiva di diritti di proprietà intellettuale o di altri diritti soggettivi, la redazione, su richiesta del titolare, si impegna a rimuoverlo immediatamente o, ove richiesto, a indicarne correttamente l’attribuzione.

Eventuali segnalazioni possono essere inoltrate all’indirizzo e-mail: proprietaintellettuale@ildifforme.it.

In caso di accertata violazione, la redazione adotterà senza indugio ogni misura necessaria alla cessazione della stessa.