Vaccini: emendamento della Lega inammissibile, ma Borghi non demorde

L'emendamento potrebbe essere dichiarato inammissibile già oggi durante la discussione sul decreto liste d'attesa prevista in Commissione Sanità al Senato. Il senatore leghista però non si arrende e si dichiara pronto a riproporre la riforma in un'altra sede

Redazione
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L’emendamento presentato dal senatore leghista Claudio Borghi al decreto legge sulle liste d’attesa, che riguarda l’abrogazione della legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale per i minori al di sotto dei 16 anni e per i minori stranieri non accompagnati, non sarà esaminato oggi in Commissione Sanità, ma sarà dichiarato inammissibile per “estraneità di materia“. Lo confermano fonti interne al centrodestra, che hanno spiegato che l’emendamento avrebbe provocato una spaccatura troppo profonda tra le fila della maggioranza e che per questo non potrebbe essere preso in considerazione.

Si conclude così, dunque, il breve capitolo sui vaccini che ha visto protagonista la Lega di Salvini, investita da critiche e protagonista di diverse proteste da parte delle opposizioni e della sanità. Il senatore Borghi ha risposto alla notizia sui suoi profili ufficiali social, dichiarando che “la questione Lorenzin è chiusa qui” per quanto lo riguarda. Il senatore della Lega passa quindi la palla a coloro a cui spetta il compito di “adesso portare argomenti pro o contro” perché il suo lavoro di rappresentante si è concluso con la proposta di emendamento.

Ho presentato come promesso l’emendamento per l’abolizione della legge, l’ho spiegato con mille comunicati e interviste. Di più non posso fare” ha sostenuto Borghi, per poi aggiungere: “Se lo dichiareranno inammissibile lo ripresenterò in un altro provvedimento“. Il senatore, quindi, non vuole abbandonare il suo progetto, ma si prefigge di “sostenerlo con convinzione e di votarlo quando arriverà in Aula“. Nel suo messaggio social, Borghi si rivolge direttamente agli elettori, affermando duramente: “Tocca ancora a voi ora convincere i parlamentari di tutti i partiti, i vostri rappresentanti, che questa è la strada giusta. Se nel Paese c’è consenso allora anche i voti in Parlamento sono più facili. Fatevi sentire“.

Il voto oggi in Commissione Sanità

L’emendamento a firma Claudio Borghi potrebbe essere già dichiarato inammissibile oggi, anche se il suo esame non è all’ordine del giorno. In Commissione Sanità al Senato è infatti prevista la discussione del decreto liste d’attesa, in cui rientrerebbe secondo il senatore leghista anche il suo emendamento sulle vaccinazioni dei minori di 16 anni.

Claudio Borghi, però, ha da subito dichiarato di non volersi arrendere e di non voler far dimenticare la sua proposta. “Ci sono dei gonzi che la vedono come una mia sconfitta, non ho capito perché. La decisione è del presidente della Commissione” avrebbe dichiarato il senatore leghista, poco prima di aggiungere di avere intenzione di ripresentare l’emendamento in un’altra sede, anche se non ancora specificata.

Borghi: “Sull’emendamento per la Lega c’è libertà di scelta”

Dato che conosco il giochino preciso che l’emendamento è mio. Su questi temi ci sia libertà di scelta sia per chi è a favore sia per i contrari” così il leghista Claudio Borghi ha spiegato come l’emendamento a sua firma ha visto la luce nel partito. Nel partito di Matteo Salvini, sin da subito, non ci sono state indicazioni di voto sulla proposta, questo perché come già accaduto altre volte su temi sensibili come questo è stata lasciata la libertà di scelta.

Borghi
Il Senatore Claudio Borghi (Lega)

Non è chiara, quindi, la posizione del partito in merito. Ciò che è certo è che le polemiche nate intorno alla proposta sono state molteplici e la stessa Forza Italia ha ammesso di voler analizzare a fondo l’emendamento prima di prendere una decisione. Il decreto liste d’attesa, intanto, rischiava di veder rallentare il proprio iter, proprio a causa della proposta di Claudio Borghi. Secondo fonti interne, dunque, il presidente della commissione Francesco Zaffini, di Fratelli d’Italia, potrebbe dichiarare l’emendamento inammissibile e chiudere così la questione.

Vaccini, le proteste intorno all’emendamento Borghi

Più che una proposta di cui discutere quella leghista è una provocazione che segna la sua deriva irresponsabile perché non si fa scrupolo di usare le creature” così Luana Zanella di Avs commenta la decisione della Lega di presentare un emendamento per eliminare la Legge Lorenzin, sostenendo poi che “in un momento di recrudescenza di casi di morbillo, con l’aumento dei casi di pertosse con quadro clinico più severo, la proposta è insensata e pericolosa“.

Della stessa opinione anche il deputato del Pd Marco Simiani che ha dichiarato: “Il morbillo è una malattia infettiva contagiosissima, che può avere complicazioni pericolose. Togliere l’obbligo di vaccino proprio adesso che il virus nel nostro Paese registra focolai e casi in netto aumento rispetto agli anni precedenti è una follia“. La deputata dem Simona Bonafè ha sostenuto l’appello dei medici della provincia di Firenze e ha dichiarato di essere pronta a votare contro la proposta della Lega.

Riccardo Magi (+Europa), autonomia differenziata
Riccardo Magi , segretario +Europa

Chiediamo al Ministro della Salute Schillaci di venire in aula a spiegare che politica sulle vaccinazioni intende portare avanti il governo, se prevede l’abolizione dell’obbligo come vuole la Lega oppure no” ha invece dichiarato il segretario di +Europa Riccardo Magi, sostenendo che “è necessario un chiarimento sulla politica che il governo Meloni vuole mettere in atto per il futuro e che riguarda la salute dei cittadini, in particolare quella dei più piccoli e dei più fragili“. Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri ha invece sostenuto: “Non cediamo alle suggestioni No vax. I vaccini sono utili. Affidiamoci alla scienza, sia per i bambini che per tutta la popolazione. Questo pensa Forza Italia“.

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