Il trionfo dell’alleanza Pd-M5S-Terzo Polo prevale con il 52,8%
Una coalizione extra-large. Così è stata definita l’alleanza Pd-M5S-Terzo Polo che ha sbancato alle elezioni a Udine, in Friuli Venezia Giulia. Alberto De Toni è il nuovo sindaco della città, raggiungendo il 52,8%.
Il successo di Alberto De Toni
Alberto Felice De Toni, sostenuto dalle liste Partito Democratico, Azione-Italia Viva Renew Europe, De Toni sindaco e Alleanza Verdi e Sinistra, è stato eletto sindaco di Udine nel turno di ballottaggio con 18.576 voti pari al 52,85 per cento. Il primo cittadino uscente, Pietro Fontanini, appoggiato dalle liste Fontanini sindaco, Identità civica, Lega Fvg per Salvini premier, Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni, Forza Italia e Unione di Centro, ha ottenuto 16.573 voti pari al 47,15%.
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La coalizione “extra-large”
“Non so se a livello nazionale Elly Schlein possa essere il polo attrattore di una coalizione: parliamo di partiti che sono andati divisi alle elezioni e oggi penso sia difficile partire da uno dei loro leader”. Sono queste le parole del neosindaco. “I leader non possono ambire a fare i fondatori, non possono avere due cappelli in testa – aggiunge – Prodi con l’Ulivo non era il capo di un partito. Credo ci voglia un nuovo Prodi”.
De Toni definisce il suo ‘campo’ “extra large”: “il Pd aveva il 20%, ma non bastava. Per vincere bisogna saper creare alleanze. Io non ho fatto un progetto a tavolino mettendo insieme sette liste, ho iniziato un percorso di convergenza programmatica. Abbiamo messo insieme dal Terzo polo a Rifondazione, ora chiediamo le royalties sul modello”. Alla domanda se ci sia stato un ‘effetto-Schlein’, il sindaco risponde: “No, il Pd non ha aumentato i voti. Lei è una ragazza brillante, capace, dinamica, ma a Udine c’è stato l’effetto di una coalizione extra large”.
Vittoria del centrosinistra: effetto Schlein?
“Abbiamo fatto un progetto civico, poi siamo riusciti a coalizzare una coalizione che possiamo chiamare extralarge. Alla fine abbiamo fatto un progetto civico credibile su cui abbiamo portato tutte le forze che non si riconoscono oggi in quello che sono FdI, Forza Italia e Lega. Non so quanto sia esportabile a livello nazionale però a livello territoriale è molto potente” ha poi affermato De Toni.
“Ho visto che il Pd aveva circa il 20% prima della Schlein, l’ha praticamente riconfermato. Però se devo essere onesto qui l’effetto è stato il mettere insieme i progetti civici che hanno fatto una proposta originale e su cui tutti i partiti hanno voluto convergere” ha concluso il neosindaco.
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