Il sottosegretario interviene sulle frizioni emerse in maggioranza sulla linea del governo sul tema guerra
«Conte alza l’escalation politica quasi portandola al livello della crisi di governo. Salvini invece, chiedendosi a cosa servono le armi, manifesta dubbi che dal mio punto di vista sono legittimi». E’ quanto ha detto il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè, di Forza Italia, a SkyTg24, tornando sulle polemiche nate nelle scorse ore dopo le dichiarazioni del leader del M5s Conte.
«La posizione dell’Italia non è cambiata rispetto al decreto approvato in Parlamento anche con il voto convinto del M5S, che poggia su una risoluzione votata sempre anche dal M5S in cui è chiaramente detto che l’aiuto all’Ucraina sarà anche attraverso equipaggiamenti. Oggi come allora era chiaro che non andiamo a fare la guerra alla Russia ma aiutiamo il popolo ucraino a difendersi dalla Russia, e lo facciamo con strumenti umanitari, diplomatici e anche militari. Nulla è cambiato».
Il sottosegretario biasima l’atteggiamento del M5S, secondo cui nel governo «ci sono guerrafondai e pacifisti. Finiamola perché è una posizione poco seria che mina la credibilità del nostro paese».