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Ucraina, ieri telefonata Meloni-Trump in vista di colloquio tycoon-Putin

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz aveva annunciato che lunedì, in vista della chiamata di Trump a Putin, lui, Macron e Starmer parleranno con il presidente americano. Alla telefonata avrebbe dovuto partecipare anche il presidente polacco ma che non potrà esserci per motivi elettorali

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Sembrava persa dopo che si era sfilata o era stata esclusa, in base ai punti di vista, da quel vertice d’urgenza dei Volenterosi riunitisi a Tirana per discutere dei prossimi passi da compiere nella questione Ucraina, invece Giorgia Meloni aveva tutto sotto controllo.

In quel dell’Albania, dove era in corso il sesto vertice della Comunità Politica Europea a il Presidente francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il premier britannico, Keir Starmer e il leader polacco Donald Tusk, si sono appartati insieme al Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, per intrattenersi in un colloquio telefonico con l’inquilino della Casa Bianca, Donald Trump.

Il quartetto con Zelensky si era quindi congedato per discutere con il tycoon dei negoziati in contemporanea in Turchia sulla guerra tra Ucraina e Russia, che si sono rivelati fallimentari, a causa delle richieste “inaccettabili” giunte da Mosca.

Motivo per cui, Trump deciso di prendere nuovamente in mano la situazione, impugnando la cornetta e concordando una telefonata con il leader del Cremlino, Vladimir Putin, per domani alle 10 del mattino, le 16 in Italia. In seguito seguirà anche il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, e insieme a lui contatterà alcuni membri della Nato. Quindi, un vertice d’emergenza anche per discutere di questo colloquio diretto Washington-Mosca.

Di qui, lo scoppio di polemiche sia sul fronte nazione che sull’internazionale nei confronti di Meloni assente in questa riunione in contatto diretto con Trump. La premier aveva dato le sue spiegazioni, ovvero che non facendo parte dei Volenterosi e l’Italia ha ormai da tempo dichiarato di “non essere disponibile a inviare truppe in Ucraina“, la sua presenza è normale che sarebbe stata idonea.

Ma stretto giro era arrivata la replica del leader francese innescando un botta e risposta che ha solamente sottolineato il già evidente gelo tra i due leader. Smentendo che si sia parlato di invio delle truppe sia a Tirana sia nell’incontro di domenica scorsa con Zelensky a Kiev, Macron si sofferma sulle parole di Meloni scandendo i punti affrontati nel vertice d’urgenza, ovvero che la discussione si sia incentrata sul cessate il fuoco. Da qui, la dura risposta dell’inquilino dell’Eliseo: “Guardiamoci dal divulgare false informazioni, ce ne sono a sufficienza di quelle russe“.

Ora, invece, è stato riferito da fonti qualificate che Meloni ha avuto ieri un colloquio telefonico proprio con Donald Trump e incentrato proprio sull’Ucraina e in vista della telefonata che lo stesso tycoon aveva annunciato per domani con Putin. Nel pomeriggio di oggi, invece, il cancelliere tedesco Merz aveva fatto sapere che domani, la coalizione dei Volenterosi sentirà il presidente statunitense poco prima del colloquio con lo zar. Una questione di cui il cancelliere avrebbe affrontato con il Segretario di Stato Usa, Marco Rubio, mentre partecipavano alla messa di insediamento di Papa Leone XIV in Vaticano. Magari, però, la linea Roma-Washington potrebbe essere occupata prima che la Casa Bianca si sposti sulla linea rossa.

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