La Missione di pace di Zuppi, inviato del papa, avrà un peso enorme: “Potrà addirittura essere una ciambella di salvataggio per Putin“, Questo il pensiero di don Sergio Mercanzin, padre fondatore di Russia Ecumenica. “Ribellarsi a Putin segna “l’inizio della fine dello zar: il fuoco amico è sempre peggiore del fuoco nemico”.
Il cardinale e presidente CEI, Matteo Maria Zuppi, dopo la missione in Ucraina, potrebbe atterrare a Mosca, reduce del colpo di Stato. “Il viaggio in Russia potrebbe essere un messaggio di speranza importante. Zuppi agendo per conto di papa Francesco, potrebbe spingere Putin a tenere le distanze da Kirill, che gli ha dato credito, benedicendo la guerra dagli albori, in modo tale da poter iniziare a pensare a una tregua di pace“.
“Putin ha dato fiducia ai mercenari della Wagner e agli smodati ceceni – spiega Mercanzin – sul numero di persone liberate dalla prigione. Ha fatto un macedonia: da una parte hanno mezzi, dall’altra gente che è motivata ad utilizzarli, per dipiù contro un popolo amico come l’Ucraina”.
Mercanzin non nasconde la speranza che questa tragica guerra possa presto finire. Poi osserva: “C’è chi crede che Putin posso uccidersi una volta che sarà cosciente della portata della catastrofe. Gli auguro di vivere a lungo, ma ha rovinato due paesi, Russia e Ucraina. La Missione del cardinale Zuppi avrà un enorme peso”, conclude.
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