Ucraina, bombardamenti a Kiev: nel mirino le strutture energetiche

Sarebbero almeno tre i morti causati dal raid aereo russo. Ancora non è chiara la stima dei danni, ma si presuppone che l'obiettivo russo fossero gli impianti energetici del Paese

Redazione
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La capitale dell’Ucraina si è svegliata questa mattina sotto il brutale boato delle bombe. Le autorità regionali hanno confermato esplosioni a Kiev, Kharkiv, Odessa, Vinnytsia, Zaporizhzhia, Kremenchuk, Dnipro, Khmelnytskyi, Kropyvnytskyi, Lutsk e Kryvyi Rih. Sembrerebbe che siano tre le vittime del raid aereo russo, che secondo le parole del primo ministro Denys Chmygal avrebbe colpito ben 15 regioni ucraine. La Russia non ha intenzione di continuare ad assistere inerme all’invasione del suo territorio, per cui le offensive sul territorio nemico diventano di giorno in giorno più dure.

Secondo le autorità, Mosca avrebbe utilizzato diversi tipi di armi per l’offensiva, tra cui droni, missili da crociera e missili ipersonici Kinjal. I residenti, affinché la loro salute sia preservata, sono stati invitati a lasciare i centri abitati per rifugiarsi nei bunker anti bomba. L’allerta aerea sarebbe ancora in corso, per cui i cittadini sarebbero ancora nascosti nei rifugi, mentre a Kiev sarebbe in corso un black out di emergenza che ha causato ritardi e treni fermi. Inoltre, quattro stazioni della metropolitana nella capitale sono stati trasformati in rifugi anti aerei.

Già nella giornata di ieri, la Russia avrebbe colpito con un’offensiva aerea il territorio ucraino. Un hotel della città di Kramatorsk è stato raso al suolo, provocando la morte di un reporter britannico e il ferimento di quattro suoi colleghi. La tensione tra Russia e Ucraina continua quindi a crescere, nella consapevolezza che per il momento non sia possibile instaurare una comunicazione tra i due Paesi che possa portare finalmente ad un cessate il fuoco.

I dettagli dell’offensiva aerea sull’Ucraina

L’allarme nei territori di Kiev è partito subito dopo le prime esplosioni avvertite nei territori vicini alla capitale. Nella regione, come ha confermato il capo dell’Amministrazione regionale della capitale ucraina, Sergii Popko, è operativa la difesa aerea. L’obiettivo è ovviamente quello di evitare che nuovi attacchi possano mettere in pericolo la popolazione ucraina. Sembrerebbe infatti che almeno tre persone abbiano perso la vita a causa dei bombardamenti sul territorio.

A Lutsk, nella zona nord-occidentale dell’Ucraina, le autorità hanno riferito che i bombardamenti hanno colpito un condominio danneggiandolo gravemente. Sembrerebbe che diversi missili siano caduti anche nelle regioni meridionali di Odessa, Kharkhiv e Zaporizhzhia, dove i residenti sono stati esortati a correre ai ripari. Cinque persone sono rimaste ferite a causa di un attacco ad un impianto industriale nella regione centrale di Poltava, dove sono state registrate anche interruzioni di corrente.

Gli attacchi russi avrebbero preso di mira anche gli impianti energetici nella regione occidentale di Leopoli. Sembrerebbe che i diversi black-out che si stanno verificando nei territori ucraini siano causati proprio dal danneggiamento di queste strutture, come confermato dal governatore regionale Maksym Kozytskyi. Il ministro dell’Energia, Herman Galushchenko, avrebbe sostenuto che la situazione in corso nel Paese “è difficile“. Sembrerebbe infatti che “le conseguenze degli attacchi siano ancora in fase di chiarimento” e che al momento i tecnici sono al lavoro per risolvere il più velocemente possibile la questione.

L’ipotesi è che la Russia abbia deciso di mettere sotto attacco gli impianti energetici del Paese, per indebolire le possibilità della Nazione nemica di proseguire con le sue offensive. Le truppe di Kiev continuano infatti la loro avanzata nella regione russa di Kursk, provocando devastazioni nel territorio russo. L’Ucraina però non sarebbe in grado per il momento di portare a termine offensive di grandi dimensioni, per cui la Russia continua ad avere dalla sua parte un quantitativo maggiore di armi e di uomini.

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