Toti spacca il centrosinistra: Avs chiede le dimissioni ma +Europa invoca il garantismo

"Se Toti dovesse essere assolto dalle accuse non vorrei trovarmi ad avere tratto un vantaggio politico grazie a un'inchiesta infondata" ha dichiarato Riccardo Magi di +Europa, smarcandosi dalle posizioni del resto del centrosinistra

6 Min di lettura

La vicenda giudiziaria che ormai da più di due mesi vede protagonista il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, continua a interessare la politica italiana, divisa tra chi ritiene giusto che il governatore rimanga ai domiciliari in attesa del processo e chi invece si batte per la sua libertà, soprattutto in funzione del benessere della Regione. Da quando Toti è impossibilitato a svolgere i suoi doveri, la Liguria si trova in una situazione di stallo, che ovviamente ricade tutta sulle spalle dei cittadini.

Già nelle scorse settimane il leader della Lega Matteo Salvini aveva dichiarato inammissibile una vicenda simile, che ha bloccato i numerosi lavori previsti nella Regione, primo tra tutti il progetto della diga per il porto di Genova. Oggi, a prendere le parti dei cittadini liguri sono scesi in campo i politici di +Europa e Alleanza Verdi e Sinistra, che hanno preso decisioni antitetiche su come gestire la situazione. Da un lato Fratoianni e Bonelli di Avs che scenderanno in piazza insieme al centrosinistra per chiedere le dimissioni del governatore, dall’altro +Europa che invece si è dichiarata contraria alle nuove elezioni regionali.

Liguria, Giovanni Toti
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti

Finalmente andiamo in piazza insieme e per dire una cosa semplice: la Regione Liguria deve essere dissequestrata e la parola ridata ai cittadini. La situazione di cui la Liguria è ostaggio va avanti da troppo tempo, è giusto dare un segnale e farli insieme” ha dichiarato Nicola Fratoianni, convinto che la situazione di stallo in cui versa la Liguria debba trovare una conclusione al più presto. Su una posizione ben diversa poggia invece Riccardo Magi di +Europa che ha sostenuto convinto: “Mobilitare la piazza non rischia di inasprire il clima politico? Sono convinto non faccia bene alla democrazia farne l’obiettivo di una mobilitazione di piazza“.

Fratoianni: “Le opposizioni in questo Paese devono prendere l’iniziativa

Alleanza Verdi e Sinistra ha dunque deciso da che parte stare sulla vicenda giudiziaria riguardante Giovanni Toti: il governatore si deve dimettere per il bene dei suoi cittadini e della sua Regione. Una posizione che si allinea con quella del centrosinistra, che domani scenderà in piazza a Genova con Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, con l’obiettivo di smuovere la situazione e liberare la Liguria dal blocco che si è ritrovata a vivere.

Dovrebbe essere evidente a tutti che se dopo più di due mesi questa situazione è destinata a continuare crea un danno ai liguri, un danno che si può evitare solo sul presidente si dimette, perché evidente che questo stallo non è sostenibile per la politica e per le istituzioni” ha dichiarato Nicola Fratoianni in un’intervista al Secolo XIX, sostenendo che all’interno di situazioni di questo tipo “le opposizioni in questo Paese devono prendere l’iniziativa” al fine di avanzare proposte che siano aperte a tutti, anche a coloro che decideranno di non manifestare.

Nicola Fratoianni
Nicola Fratoianni (Avs)

Solo in questo modo, secondo il volto di Avs, sarà possibile costruire una proposta politica per la Regione che si allinei a quella che si vuole comporre per l’Italia intera, ovvero basata “sulla difesa della sanità pubblica, sul lavoro e la sua dignità, sulla contrapposizione alle politiche della destra“. Fratoianni ha quindi spiegato che la definizione di un programma per la Liguria che si basi su queste fondamenta spetta alle forze politiche locali e alle realtà civile “che si sono opposte a Toti e al suo modello“.

Magi: “Non voglio trarre vantaggio politico da un’inchiesta infondata

Su posizioni più garantiste si attesta invece il segretario di +Europa, Riccardo Magi, che in un’intervista a Il Giornale ha chiarito che dal suo punto di vista “Toti si dovrebbe dimettere per il suo fallimento politico che pagano i liguri in termini di qualità della vita” ma non per l’inchiesta giudiziaria che lo riguarda. Secondo Magi, infatti, sarebbe un errore spostare lo scontro politico sul terreno giudiziario” ed è un errore che gli altri partiti del centrosinistra non lo riconoscano e decidano lo stesso di scendere in piazza a manifestare.

Riccardo Magi (+Europa), autonomia differenziata
Riccardo Magi (+Europa)

Il clima è già esasperato e lo è anche per l’ipocrisia del garantismo a giorni alterni della destra di governo – ha spiegato Magi – Essere garantisti non significa solo battersi prima di tutto per le garanzie degli avversari politici di fronte a eventuali inchieste giudiziarie che possano avere un impatto politico. Significa battersi per le garanzie di tutti e trovo ipocrita il garantismo della destra di governo che abroga l’abuso d’ufficio (anche io ho votato favorevolmente) mentre introduce con il ddl nuovi astrusi reati come la ‘resistenza passiva’ in carcere o aumenta le pene in modo sconsiderato“.

Un duro attacco nei confronti di tutti coloro che cercano di sfruttare a loro vantaggio una pratica giudiziaria che ciclicamente colpisce esponenti del centrodestra e del centrosinistra. Magi, su questo punto, è stato cristallino: “Se Toti dovesse essere assolto dalle accuse non vorrei trovarmi ad avere tratto un vantaggio politico grazie a un’inchiesta infondata“.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo