Se la fine della legislatura Draghi dovesse essere formalizzata, ecco che partirebbe il conto alla rovescia verso le nuove elezioni: tempi stretti anche per la presentazione delle liste e dei candidati
Una finestra utile tra il 25 settembre e il 22 ottobre. Questo lo scenario che si profila per il voto degli italiani: una sorta di conto alla rovescia che si innescherà non appena il presidente della Repubblica Sergio Mattarella avrà formalizzate le dimissioni del premier Mario Draghi e la conseguente fine della legislatura (a meno di clamorosi colpi di scena con lo scenario di nuove consultazioni, al momento molto lontano).
Per fissare la data del voto c’è ovviamente da seguire tutta la procedura dettata dalla Costituzione. L’articolo 61 della nostra Carta infatti stabilisce che “le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedenti”. In passato tra il decreto di scioglimento delle Camere da parte del Quirinale e le successive urne sono trascorsi sempre tra i 60 e i 70 giorni. I tempi potrebbero sembrare eccessivamente lunghi, ma gli adempimenti per i partiti sono molteplici, non solo per la campagna elettorale ma anche per la presentazione delle liste che devono essere accompagnate da un notevole numero di firme.
Le ipotesi in campo
Per esempio, se le Camere venissero sciolte entro i prossimi giorni, i cittadini potrebbero recarsi ai seggi domenica 25 settembre. E’ anche possibile che per evitare una campagna elettorale totalmente sotto gli ombrelloni, lo scioglimento delle Camere possa avvenire oltre questa settimana, per votare magari domenica 2 ottobre. Sempre l’articolo 61 della Costituzione stabilisce che “la prima riunione delle Camere ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni”, quindi si arriverebbe a una data tra il 15 e il 22 ottobre. Una volta eletti i presidenti di Camera e Senato e formati i gruppi parlamentari, Mattarella aprirebbe le consultazioni, il cui esito dipende dalla chiarezza del risultato elettorale. Con queste tempistiche il nuovo governo potrebbe insediarsi in pieno autunno, con l’approvazione della Legge di Bilancio in piena corsa. Anche questo un elemento da prendere in considerazione per la scelta della data.