Dopo il ministro Gelmini, anche il responsabile della Pubblica amministrazione dice addio al partito di Berlusconi
Terremoto in Forza Italia dopo la decisione di staccare la spina al governo Draghi, uscendo dall’aula, insieme alla Lega, al momento del voto di fiducia di mercoledì sera. Dopo le dimissioni del ministro Mariastella Gelmini, anche il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta lascia il partito.
In una nota Brunetta afferma: «Non sono io che lascio, ma è Forza Italia, o meglio quel che ne è rimasto, che ha lasciato se stessa e ha rinnegato la sua storia. Non votando la fiducia a Mario Draghi, il mio partito ha deviato dai valori fondanti della sua cultura: l’europeismo, l’atlantismo, il liberalismo, l’economia sociale di mercato, l’equità. I cardini della storia gloriosa del Partito popolare europeo, a cui mi onoro di essere iscritto, integralmente recepiti nell’agenda Draghi e nel pragmatismo visionario del Pnrr. Mi batterò ora perchè la sua cultura, i suoi valori e le sue migliori energie liberali e moderate non vadano perduti e confluiscano in un’unione repubblicana, saldamente ancorata all’euroatlantismo».