Tajani sul caso Toti: “Il processo durante le elezioni condiziona il voto”

"Se Toti venisse dichiarato innocente, cosa si farà?" è questo che si chiede il ministro degli Esteri. Intanto si discute sui papabili candidati alle elezioni di novembre e il leader di Forza Italia ammette la possibilità della scelta di Bagnasco

Redazione
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Il caso della regione Liguria, pronta ad avviarsi verso le elezioni regionali anticipate a seguito delle dimissioni del presidente Giovanni Toti, continua a far discutere i partiti di governo e opposizioni, perché presto dovranno essere presentati i nomi dei candidati per la presidenza. Il vicepremier Antonio Tajani ha mostrato qualche perplessità sulle modalità con cui la vicenda è stata gestita, soprattutto perché il governatore dimissionario non ha ancora subito un processo ma ha dovuto abbandonare la sua posizione per potersi vedere revocati i domiciliari.

Le parole del leader di Forza Italia sono taglienti e mettono in discussione le azioni dei magistrati, così come quelle delle opposizioni che hanno spinto a lungo per poter mandare la Regione alle elezioni anticipate. “Se Toti venisse dichiarato innocente, cosa si farà?” è questo che si chiede il ministro degli Esteri, al quale l’ex governatore si è rivolto per chiedere un faccia a faccia. Lo ha dichiarato lo stesso Toti, sostenendo che l’incontro non è ancora avvenuto a causa degli impegni del vicepremier: “Per uno che fa il ministro degli Esteri in un momento non facile per il mondo, credo che la Liguria venga un po’ dopo il Libano, la Palestina, com’è giusto che sia“.

Giovanni Toti
Giovanni Toti, ex presidente della Liguria

Tajani ha poi chiarito alcune questioni legate al partito e al governo, sostenendo che si sta valutando il candidato per il centrodestra in Liguria e che si sta lavorando per porre fine alla disinformazione sugli extraprofitti. Su Mollicone il vicepremier sembra stizzito quando dichiara di non essere costretto “a commentare le parole di tutti“, soprattutto quando “la posizione di Forza Italia sul caso è chiara“. Secondo il leader di FI, poi, tra le priorità del partito a partire dal prossimo autunno ci sono la riforma della Giustizia, la situazione nelle carceri in Italia sia per quanto riguarda i detenuti che la Polizia penitenziaria e le questioni economiche.

Tajani: “Sono perplesso sull’inchiesta di Giovanni Toti

Trovo singolare che si faccia un processo durante le elezioni” ha dichiarato Antonio Tajani parlando del caso Giovanni Toti e sostenendo di essere “perplesso” perché “così si tenta di condizionare un voto quando credo che la stragrande maggioranza dei magistrati italiani avrebbe fatto scelte diverse da quanto avvenuto in Liguria“. Secondo il vicepremier, infatti, la questione è “un po’ troppo politicizzata” e per questo la domanda lecita è quella posta dal ministro della Giustizia Carlo Nordio: “Se Toti viene assolto che succede? Viene chiamato e rimesso a fare il Governatore? Una parte minoritaria della magistratura non può sostituirsi alla politica, chi guida le istituzioni viene eletto dal popolo, non ha vinto un concorso“.

Antonio Tajani
Antonio Tajani, leader di Forza Italia

Le dimissioni di Toti sono però arrivate ed ora in Liguria si deve procedere con le elezioni Regionali. Sulla candidatura del centrodestra si continua a discutere dopo che Rixi si è dichiarato indisponibile. “Il nome di Forza Italia è quello di Bagnasco” confessa Tajani, sostenendo che di questo si discuterà “quando si faranno i tavoli” e che il suo partito è aperto ad ascoltare tutti. “Valuteremo il miglior candidato per la Liguria e in tutte le altre Regioni in cui si va al voto“. Secondo il ministro degli Esteri le possibilità di vittoria del centrodestra sono piuttosto alte, visto anche il fatto che “il candidato della sinistra è molto di sinistra e questo mette in difficoltà l’elettorato moderato“.

Sulla proposta di Matteo Salvini sulla creazione di unoscudoper i governatori, che blocchi tutte le inchieste nei loro confronti fino alla fine del mandato, Tajani si dimostra aperto: “Non ne abbiamo parlato, ci siederemo attorno a un tavolo e vedremo in concreto la proposta e cosa prevede la norma. È come abbiamo fatto con l’abuso d’ufficio: siamo sempre disposti ad ascoltare le proposte per una buona amministrazione“.

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