Nel corso del programma Non Stop News di RTL 102.5 il ministro degli Esteri Tajani ha parlato con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro su diversi temi di attualità. Riguardo al futuro presidente della Commissione Europea il vicepremier ha detto: “Mi auguro che Giorgia Meloni dica la sua sull’indicazione del presidente della Commissione Europea. Meloni è anche leader dei conservatori europei, mentre io sono vicepresidente del Partito Popolare Europeo e mi auguro che si formi una maggioranza composta da popolari, liberali e conservatori“.
“Vedremo, le trattative devono ancora cominciare – ha continuato Tajani – Ieri mi sono confrontato con Merz, a Berlino, e mi sono rallegrato dei risultati del suo partito in Germania e abbiamo iniziato a pianificare strategie comuni”.
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Tajani: “Continueremo a lavorare per evitare un’escalation in Ucraina“
Riportando alle informazioni di cui ha già parlato ieri alla conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina, Tajani sottolinea: “Non abbiamo detto che non manderemo più armi a Kiev, abbiamo annunciato un nuovo pacchetto in occasione della conferenza sulla ricostruzione. Il punto è non lavorare per un’escalation. Questo però non ha a che vedere con il sostegno all’Ucraina. Il segnale da parte nostra è chiaro: vogliamo la pace, siamo dalla parte dell’Ucraina, ma non siamo in guerra con la Russia“.
Sul rapporti tra Forza Italia e Lega: “Durante la campagna elettorale, quando c’è una votazione con sistema proporzionale, risaltano le individualità delle diverse forze politiche. Noi non siamo un partito unico e apparteniamo a partiti europei differenti. Forza Italia fa parte del Partito Popolare Europeo. Siamo diversi, ma siamo parte di una coalizione formata da Berlusconi, unita, sigillata dal voto degli elettori. Continueremo a lavorare insieme anche se siamo diversi. Questo rappresenta un elemento di forza della coalizione, abbiamo elettorati diversi“.
Tajani: “Su Salis non ho nulla da dire“
Tajani ha anche risposto alle polemiche iniziate da Roberto Salis, il padre di Ilaria, dicendo che “su Ilaria Salis non ho nulla da dire, bisogna conoscere il diritto prima di parlare. Non posso comunicare nulla prima della comunicazione dell’elezione. Nessuno di noi è eletto, serve la comunicazione della corte d’appello, che ancora non c’è. Poi ne deve prendere atto il Parlamento Europeo. Non bastano i titoli dei giornali. Quando succederà, sarà comunicata all’autorità competente ungherese che prenderà le sue decisioni. Poi toccherà al Parlamento Europeo intervenire”.
Sul Terzo polo il ministro degli Esteri ha dichiarato che Renzi e Calenda “non sono
interessati al nostro progetto. Per noi conta il risultato degli elettori. Lo spazio fra Meloni e Schlein è occupato da Forza Italia“.
Tajani nell’Assemblea di Confcommercio 2024
Il vicepremier ha parlato anche durante l’Assemblea di Confcommercio in cui ha detto che “il salario minimo è una soluzione che abbassa il livello dei salari, noi siamo per il salario ricco e per la contrattazione collettiva. Mi pare che alla stessa maniera la pensino anche in sindacati. Continueremo a lavorare sulla nostra proposta, i contratti si innalzeranno a livello del contratto migliore. Poi ovviamente bisogna detassare i primi di produzione, gli straordinari e i festivi, per far aumentare poi i consumi”. Ha inoltre aggiunto che “lavoreremo per tagliare il cuneo fiscale il più possibile. Vediamo ora quali saranno i conti pubblici”.
Tajani nella relazione all’assemblea segreteria di FI
Alla relazione all’assemblea segreteria del partito a Roma Tajani ha detto che “siamo la terza forza politica del Paese. Quella di puntare su una forza rassicurante è stata una scelta vincente. Siamo stati premiati perché abbiamo fatto una politica seria e credibile, senza mai alzare i toni o attaccare nessuno. Ora ci rimettiamo al lavoro: dobbiamo individuare la strategia per andare dal 10 al 20%. Faremo riunioni settoriali sui contenuti”.
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