Sono dieci gli italiani fermati dopo l’intercettazione, da parte della marina israeliana, della nuova Freedom Flotilla diretta verso Gaza. A confermarlo è il ministro degli esteri Antonio Tajani, spiegando che “l’Ambasciata e il Consolato d’Italia a Tel Aviv stanno seguendo fin dall’alba la vicenda” e che “ai connazionali sarà garantita tutta l’assistenza consolare necessaria, con la richiesta al governo israeliano di rispettare i diritti individuali fino al momento dell’espulsione”.
L’Unità di crisi della Farnesina è al lavoro per fornire supporto ai familiari e monitorare la situazione sul posto. L’episodio si inserisce nel contesto del nuovo blocco della Freedom Flotilla, già intercettata nelle scorse ore al largo di Gaza, dove nove imbarcazioni – tra cui la nave Conscience – sono state fermate dalle forze israeliane a circa 120 miglia nautiche dalla costa.
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Nove italiani a bordo, allertato il team legale
Secondo Zaher Darwish, coordinatore della Freedom Flotilla Italia, “a bordo della missione c’erano nove italiani, sei dei quali sulla Conscience. Non abbiamo più contatti con loro dal momento dell’abbordaggio”.
Darwish ha aggiunto che il team legale internazionale di Adalah si trova già al porto israeliano dove si prevede l’arrivo dei fermati: “Gli avvocati attendono per fornire assistenza, mentre stiamo contattando anche i legali italiani e gli organizzatori delle manifestazioni di solidarietà previste nelle prossime ore”.
“Un’azione piratesca in acque internazionali”
Toni duri arrivano dal portavoce italiano della Flotilla, Michele Borgia, che ha definito l’intervento israeliano “un’azione piratesca compiuta in acque internazionali“. Secondo Borgia, “gli elicotteri sono arrivati nella notte, con le luci spente, e i militari sono scesi dall’alto con i cavi. Hanno hackerato anche uno dei nostri circuiti, impedendo le comunicazioni. I passeggeri si sono accorti di ciò che stava accadendo solo quando hanno visto i militari”. A bordo della Conscience, riferisce Borgia, “c’erano professionisti sanitari e 18 tonnellate di materiale medico destinato alla popolazione di Gaza. La nostra è un’iniziativa politica e pacifica, non un’azione di forza”.
Reazioni politiche in Italia
La vicenda ha acceso il dibattito politico.
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha definito la Flotilla «una follia», sostenendo che “mentre perfino Hamas si siede al tavolo delle trattative di pace, quelli della Flotilla e certa sinistra che li appoggia non vogliono la pace”.
Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha invitato la sinistra a “prendere le distanze da chi ha manifestato dalla parte degli assassini”, denunciando “un clima di antisemitismo alimentato da settori della sinistra italiana”
Dall’opposizione, invece, il senatore del M5S Stefano Patuanelli ha chiesto che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni riferisca in Parlamento: “Abbiamo chiesto un’informativa urgente sui nostri connazionali fermati, ma dal governo non è arrivata alcuna risposta. È inaccettabile che un Paese democratico tratti così dei civili”
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