Il vicepremier e il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato su X che “dopo le elezioni europee il governo e il centrodestra sono ancora più forti. Ora a Bruxelles ci batteremo per delle politiche a favore dell’industria e dell’agricoltura”.
Tajani sul vicepresidente della Commissione Europea
Tajani ha approfondito il discorso sulla tv francese Tf1, dove ha dichiarato che dopo le europee in Italia “abbiamo un governo più forte, che può andare avanti fino alle prossime elezioni in Italia. Questa stabilità ci dà forza a Bruxelles” per il rinnovo dei vertici dell’Unione. Perciò “vogliamo un vicepresidente della Commissione, un commissario forte, per avere una buona politica europea a favore dell’industria e dell’agricoltura, impegnato contro i cambiamenti climatici ma non in modo fondamentalistico. Bisogna trovare un’altra soluzione con una politica ambientale pragmatica“.
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Alla domanda su Ursula von der Leyen e se questa possa incarnare la politica di cui Tajani parla, il ministro ha affermato che lo spera: “Lo dico anche ai vertici del Ppe: se vogliamo avere una stabilità anche con i socialisti, bisogna aprire le porte ai conservatori. Capisco che non è facile, ma non si possono aprire le porte ai Verdi. Bisogna cercare di avere un buon dialogo con i conservatori” di Ecr.
Riguardo a Le Pen il ministro non la considera parte della “famiglia dei conservatori” perché “il suo partito è nell’estrema destra, con posizioni che non sono vicine a quelle del Ppe: è quasi impossibile avere una cooperazione a livello europeo con quella famiglia politica“. Tajani afferma di avere una buona relazione con Ecr che ha a capo Meloni. Inoltre a destra “c’è Identità e democrazia di Le Pen, che per fortuna ha deciso di cancellare dalla lista l’AfD che come formazione politica è veramente pericolosa. Ma la sostanza del programma di Le Pen è completamente diversa dal programma del Ppe. Ecco perché credo che sia impossibile avere una cooperazione con Id”.
Tajani sulla possibile vittoria di Le Pen in Francia
Tajani parla anche del rapporto che ha con la Francia: “Io rispetto sempre la volontà dei
cittadini di un grande Paese come la Francia, sta a loro decidere chi deve essere al governo in Francia. E come ministro degli Esteri lavorerò sempre con il governo francese. Sono amico della Francia, siamo partner della Francia, non di un governo o di un altro”.
Quando gli è stato domandato se ci fosse la possibilità che il Rassemblement National
di Marine Le Pen possa “melonizzarsi” e diventare “più atlantista” nel caso vincesse le elezioni francesi, Tajani ha dichiarato: “Spero sempre che in politica ci siano cambiamenti che portino dall’estrema destra verso la destra guardando al centro. Io non ho mai problemi personali, ma di contenuti politici. Ma se mi chiede se ci sono differenze politiche tra il Ppe e il partito di Le Pen, le dico di sì. Questo non vuol dire che da ministro degli Esteri non dialogherei in futuro con un ministro di quella famiglia politica“.
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