L’Ue sta con Kiev, Tajani: “L’attacco a Kursk una reazione all’invasione russa”

Nella giornata di ieri, le truppe di Mosca sono state colte di sorpresa dall'attacco delle forze ucraine che con mille soldati, appoggiati da mezzi corazzati, sono riusciti a penetrare nella Regione di Kursk, dove sono ancora in corso combattimenti

Redazione
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Da quasi due giorni la Regione russa di Kursk è presa d’assalto dalle truppe ucraine, che sono riuscite a mettere in atto uno dei più grandi attacchi sul territorio russo dall’inizio del conflitto. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, si è allineato alle dichiarazioni di Kiev, sostenendo che l’offensiva sia “una reazione dell’Ucraina nei confronti dell’invasione russa“. Il ministro della Farnesina ha inoltre sottolineato che l’Italia non è in alcun modo “in guerra con la Russia” e che per questo “le nostre armi non devono essere utilizzate in territorio russo“.

Il ministro degli Esteri è da giorni impegnato a comprendere la gravità della situazione in Medio Oriente, dove le possibilità di un’escalation sono sempre più alte. Parlando quindi del conflitto russo ucraino, Tajani ha dichiarato: “Mi auguro che anche in questa parte di mondo si possa arrivare a una de-escalation, si possa arrivare ad una pace, una pace giusta, che garantisca l’integrità territoriale dell’Ucraina“.

Intanto, a Kursk i combattimenti proseguono con l’impiego di truppe di terra, artiglieria e aviazione, come confermato dal ministero della Difesa russo, che ha chiarito che per ora il conflitto è fermo nei distretti di Sudzhensky e Korenevskij, mentre offensive sono in corso a Sumy, in territorio ucraino. Secondo un bilancio di Mosca, dall’inizio dell’incursione, all’alba di martedì, gli ucraini hanno perso 660 militari e 82 veicoli corazzati, inclusi otto carri armati. Il bilancio russo è fermo a cinque vittime e due feriti, tra cui due membri dell’equipaggio di un’ambulanza.

Mosca: “L’offensiva ucraina a Kursk è un attacco terroristico

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che Mosca fornirà il massimo sostegnoin tutti i settorialla regione di Kursk, in cui nella notte migliaia di civili sono stati evacuati. Secondo Mosca, i bombardamenti russi, che si estendono alla regione ucraina di Sumy, “hanno impedito al nemico di avanzare in profondità nel territorio della Federazione Russa“. Putin avrebbe riferito che l’offensiva ucraina a Kursk è “una provocazione su larga scala” e avrebbe criticato gli ucraini per aver messo in atto “bombardamenti indiscriminati, anche con missili, su strutture civili“.

Russia, Vladimir Putin
Il presidente russo Vladimir Putin

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha sostenuto che “l’attacco ucraino alla regione russa di Kursk è l’ennesimo atto terroristico contro i civili” poiché avrebbe preso di mira “residenti pacifici e civili“.

L’offensiva a Kursk

Nella giornata di ieri, le truppe di Mosca sono state colte di sorpresa dall’attacco delle forze ucraine, che con mille soldati, appoggiati da mezzi corazzati, sono riusciti a penetrare nella Regione di Kursk. Secondo il capo delle forze armate russe, Valery Gerasimov, l’offensiva è stata fermata al prezzo di “pesanti perdite“. Migliaia di persone starebbero evacuando la zona in cui sono in corso i combattimenti e sarebbe stata organizzata una raccolta straordinaria di sangue negli ospedali per permettere la cura dei feriti.

Mosca non ha fatto attendere la sua risposta, con una pesante offensiva diretta a Sumy, città ucraina al confine con la Russia, dove è stata disposta l’evacuazione di circa 6mila persone, come riportato dal governatore della Regione. Subito dopo l’attacco ucraino, diverse fonti sul web, tutte da verificare, avrebbero raccontato di uno scenario preoccupante che vedrebbe le truppe ucraine penetrate per 25 chilometri nel territorio russo.

Sembrerebbe che la spedizione di Kiev abbia coinciso con la la firma da parte del presidente Volodymyr Zelensky di provvedimenti che prolungano per almeno altri tre mesi, fino al 9 novembre, la legge marziale e la mobilitazione generale militare nel Paese. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, avrebbe dichiarato che Zelensky avrebbe dato via libera all’operazione a Kursk “per prolungare silenziosamente la mortale mobilitazione ucraina“.

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