Tajani insiste sullo Ius scholae: “Prepareremo proposta di legge”

Lo Ius scholae, oltre a fornire una giusta copertura in termini di diritti civili, consente di evitare speculazioni e strumentalizzazioni sulla cittadinanza

Redazione
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Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani torna sul tema dello Ius scholae. Per il leader di Forza Italia occorre una riforma sulle regole della cittadinanza, sottolineando come si tratti di una questione relativa al sentirsi italiani. A Mattino 5 il ministro è intervenuto sulla questione: “Occorre fare uno studio approfondito sulla cittadinanza. Non ci prestiamo a giochetti ed emendamenti, poi prepareremo la proposta di legge e la faremo vedere anche agli alleati ma per ora priorità è la Manovra“.

I giochi olimpici e paralimpici hanno fatto emergere una questione che è da sempre snodo della società italiana: il tema della cittadinanza. Secondo quanto riporta Meritocrazia Italia infatti, l’attenzione è stata posta su una nuova versione di italianità, rappresentata dall’atto vandalico sul murales che raffigurava la pallavolista Paola Egonu, di origine nigeriana. Ottenere la cittadinanza Italiana sembra essere una delle sfide più ardue nel Paese e la politica ne è ben consapevole.

Ius scholae: le parole di Tajani

Per il vicepremier e leader di Forza Italia occorre lavorare sulle priorità della Nazione come la sua crescita, ma anche sul taglio del cuneo fiscale, sull’aiuto alle mamme lavoratrici non solo dipendenti ma anche le partite Iva, sulla pensione minima e sui giovani. In tutto questo occorre anche pensare anche al tema della cittadinanza. A chi fa strani collegamenti tra Ius scholae e quello che è successo a Sharon Verzeni, Tajani risponde: “Non c’entra alcunché con le norme che danno la cittadinanza“.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani

Tajani ha sottolineato che “anche i due che hanno fatto arrestare l’assassino sono italiani di origine straniera“. Il vicepremier ha poi chiarito che la proposta di accedere alla cittadinanza attraverso lo Ius scholae è molto più rigorosa dell’attuale normativa.

Ius scholae: la denuncia di Meritocrazia Italia

Meritocrazia Italia evidenzia come la normativa sulla cittadinanza dovrebbe essere oggetto di revisione rispetto ai nuovi scenari geopolitici mondiali e dei flussi migratori che ne sono scaturiti. L’Italia si poggia sullo Ius sanguinis. I soggetti acquistano di diritto la cittadinanza italiana alla nascita al momento dell’adozione o se i genitori o almeno uno di essi siano cittadini italiani. Di fatto, esiste una possibilità residuale di acquisto iure soli, se si nasce sul territorio italiano da genitori apolidi o se i genitori sono ignoti o non possono trasmettere la propria cittadinanza al figlio secondo la legge dello Stato di provenienza.

Lo Ius scholae, oltre a fornire una giusta copertura in termini di diritti civili, consente di evitare speculazioni e strumentalizzazioni sulla cittadinanza. Meritocrazia Italia si dice favorevole alla scelta di riconoscere lo status di cittadino a chi lo è a tutti gli effetti dalla nascita. Per l’organizzazione sarebbe anacronistico negare lo ius scholae “e difendere una normativa ormai non più attuale e inidonea a soddisfare le esigenze di una società che è irreversibilmente cambiata nel verso del maggior multiculturalismo”.

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