Il vicepresidente e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha recentemente rilasciato una serie di dichiarazioni su temi centrali della politica estera e interna italiana, con particolare attenzione alla difesa, alla pace internazionale e alla transizione energetica. Questi argomenti, che vanno dalla cooperazione con gli Stati Uniti alla politica energetica europea, riflettono una visione strategica per rafforzare il ruolo dell’Italia e dell’Europa sulla scena globale.
Tajani: difesa e relazioni con gli Stati Uniti
Uno dei temi chiave emersi dalle dichiarazioni di Tajani è l’importanza della difesa europea e delle relazioni con gli Stati Uniti. Secondo il ministro, l’Italia è impegnata a incrementare le spese per la difesa, con l’obiettivo di raggiungere il 2% del PIL, come richiesto dalla NATO. Tuttavia, Tajani ha sottolineato che questo obiettivo non è facilmente raggiungibile, in parte a causa delle necessità di rispettare il Patto di Stabilità europeo. Nonostante le difficoltà, il ministro ha ribadito l’importanza di spostare le spese per la difesa fuori dal Patto di Stabilità, al fine di consentire una maggiore flessibilità nel bilancio e di rafforzare la difesa europea come pilastro complementare dell’Alleanza Atlantica.
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Tajani ha chiarito che, per l’Italia e l’Europa, la difesa non può essere subordinata a quella degli Stati Uniti, ma deve invece diventare una forza autonoma e decisiva, in grado di affiancare gli Stati Uniti all’interno della NATO. In questo contesto, il governo italiano sta lavorando per rafforzare la cooperazione transatlantica, che rappresenta una priorità strategica per il governo, insieme ai rapporti con l’Unione Europea. La scelta di investire in una difesa più robusta e indipendente mira a rendere l’Europa non solo un alleato affidabile degli Stati Uniti, ma anche un attore geopolitico più autonomo.
Tajani: la questione della diplomazia internazionale
Un altro tema centrale nelle dichiarazioni di Tajani riguarda l’impegno dell’Italia per la pace globale. In particolare, il ministro ha sottolineato che l’Italia sta lavorando instancabilmente per cercare soluzioni diplomatiche ai conflitti in corso, come quelli in Ucraina, Gaza e Libano. Nonostante le difficoltà, Tajani ha rimarcato che l’Italia non abbandonerà mai l’Ucraina, confermando il sostegno italiano alla sua integrità e alla sua aspirazione a entrare sia nella NATO che nell’Unione Europea. “Se dobbiamo lavorare per la pace siamo pronti a farlo“, ha affermato, precisando però che ciò non significa lasciare l’Ucraina da sola di fronte alle sfide che sta affrontando.
Tajani ha inoltre espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), in particolare per gli sforzi per garantire la sicurezza delle centrali nucleari in Ucraina e in Russia. Questo impegno, secondo Tajani, rappresenta un passo fondamentale verso la stabilizzazione della regione e, più in generale, per la pace mondiale. Il ministro ha anche lodato l’AIEA per il suo ruolo cruciale nel cercare di evitare che il nucleare venga utilizzato come strumento di destabilizzazione, come nel caso dell’Iran.
Tajani sulla politica energetica
Un altro aspetto fondamentale delle dichiarazioni di Tajani riguarda la politica energetica europea, in particolare l’energia nucleare. Durante un evento inaugurale del Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione, Tajani ha ribadito l’importanza di una “scelta pragmatica” nella lotta al cambiamento climatico. L’Italia, secondo il ministro, ha intrapreso una “svolta a favore del nucleare pulito e sicuro“, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione e la ricerca in questo settore. Tajani ha evidenziato che l’energia nucleare non è inquinante e che, per affrontare efficacemente il cambiamento climatico, è necessario combinare crescita economica e politiche energetiche sostenibili. La scelta del nucleare, quindi, deve essere vista come una soluzione che concilia la crescita industriale con la lotta al cambiamento climatico, e non come un elemento che contrasta tali obiettivi.
Il ministro ha anche fatto notare che l’Italia sta cercando di affrontare l’alto costo dell’energia, una sfida che pesa particolarmente sulle imprese e sui cittadini. Favorire la ricerca nel campo dell’energia nucleare è quindi una priorità strategica per il governo, per ridurre i costi e aumentare la competitività dell’Italia sul mercato globale. L’inclusione del nucleare nella tassonomia delle attività economiche sostenibili da parte della Commissione Europea rappresenta un passo importante verso la realizzazione di questo obiettivo.
Tajani: la sfida dell’Italia nella politica internazionale
Tajani ha anche affrontato temi legati alla politica internazionale, sottolineando l’importanza delle relazioni tra l’Italia e gli Stati Uniti, il principale alleato dell’Italia in politica estera. Con l’avvicinarsi delle elezioni americane e l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, il ministro ha manifestato la sua fiducia in un ulteriore consolidamento delle relazioni bilaterali. “L’Italia ha sempre lavorato bene con gli Stati Uniti“, ha dichiarato, “e sono convinto che continueremo a farlo anche con l’amministrazione Trump“. In particolare, Tajani ha evidenziato l’importanza di difendere l’export italiano negli Stati Uniti, un mercato cruciale per le aziende italiane.
Il ministro ha anche parlato della crescente competitività del “Made in Italy”, notando che esiste un “italian sounding” che occupa spazi significativi nel mercato americano, ma che l’Italia deve lavorare per sostituirlo con i suoi veri prodotti. In questo senso, una delle prime visite che Tajani intende fare nel 2025 sarà negli Stati Uniti, per discutere di come migliorare le relazioni commerciali e di come l’Italia possa ulteriormente affermarsi come partner commerciale privilegiato.
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