“Chi è contro il partito è contro se stesso. Le dichiarazioni senza nome e cognome valgono meno di zero. Perché chi mi critica non viene a dirmelo in faccia?“. Così tuona il neo segretario di Forza Italia Antonio Tajani, in un colloquio con la Stampa.
Parlando dei detrattori interni “non sono preoccupato, non sono uno che si preoccupa. Non ho paura, – continua Tajani – alle elezioni europee potrei candidarmi anche come capolista in tutte quante le circoscrizioni. Inevitabili però poi le critiche perché mi candido, ma non posso fare davvero l’europarlamentare“.
Tajani: “Chi mi critica forse lo fa per togliere me e mettere qualcun altro?”
Il neo leader del partito azzurro respinge poi l’accusa di aver già accentrato la gestione di Forza Italia: “Sono stati condivisi tutti i passaggi, ci sono state riunioni. E la bozza del documento programmatico, che era stato appena approvato dal Consiglio nazionale, era stata visionata dai gruppi parlamentari” “Chi parla senza farsi vedere mi deve criticare sulle posizioni politiche. Oppure si tratta solo di voler togliere me, per metterne un altro?“.
Tajani: “Se andassi contro la premier dovrei dimettermi”
Invece a chi gli critica il fatto di essere troppo “appiattito” verso la premier Meloni, Tajani risponde: “Sono il vicepremier, cosa dovrei fare? Se andassi contro la premier dovrei dimettermi. Che si facciano avanti nuovi candidati, a me mica l’ha detto il medico di fare questo, posso anche fare solo il vicepremier!“.
Tajani: “Presidente Repubblica? Perché no, pure il Papa”
“Hanno detto che voglio fare il presidente della Commissione – continua il ministro degli esteri – ma lo sanno che il presidente del Parlamento europeo ha molto più peso? A Bruxelles ci sono già stato 30 anni fa, basta così“. Alla domanda “si vede Presidente della Repubblica? Tajani risponde: “E perché no, pure il Papa“.