Strage di Viareggio, Mattarella: “La sicurezza nei trasporti è indicatore di civiltà “

Sono passati 15 anni dalla strage di Viareggio, in cui l'esplosione di un treno merci che trasportava gpl uccise 32 persone e ne ferì altre 25. La Repubblica oggi si stringe intorno ai famigliari delle vittime ed esorta alla costanze sicurezza sul lavoro e oggi in particolare nel settore dei trasporti

Redazione
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A quindici anni di distanza dalla strage di Viareggio, in cui il deragliamento di un treno merci che trasportava vagoni di gpl uccise 32 persone e ne ferì altre 25, l’Italia continua a rivivere il terrore e la devastazione di quella notte. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rilasciato oggi una dichiarazione in ricordo delle vittime ma anche di esortazione a migliorare i sistemi di sicurezza e gli interventi di manutenzione sul sistema dei trasporti.

La sicurezza nei trasporti, come quella sul lavoro, è un indicatore di civiltà che deve prevalere su qualsiasi logica di profitto, perché incide sulla vita delle persone. È questa una lezione che mai deve essere dimenticata” ha sostenuto il Capo dello Stato, evidenziando anche come le reti infrastrutturali, comprese le ferrovie, sono una delle condizioni essenziali per “la vita e lo sviluppo economico del Paese“.

Il Presidente ha poi evidenziato che la sicurezza è un presupposto irrinunciabile, oltre a essere un diritto primario di cittadini e utenti” e questa non può essere mai trascurata ma col passare del tempo deve essere migliorata attraverso l’utilizzo di controlli e tecnologie più efficaci e tramite una costante consapevolezza da parte delle istituzioni e delle autorità preposte. Mattarella ha poi sottolineato la vicinanza della Repubblica alle famiglie delle vittime, che, nonostante il dolore, “seppero avviare un percorso civile per accertare le responsabilità di quanto accaduto e per promuovere, ovunque, maggiore sicurezza nei trasporti“.

La notte più lunga di Viareggio

La notte del 29 giugno 2009, Viareggio venne ferita dalle conseguenze di un disastro ferroviario che, oggi come allora, ci appare inaccettabile. Le immagini e la memoria di quella tragedia restano incancellabili” ha sostenuto Sergio Mattarella, riportando alla luce i ricordi della notte più lunga vissuta da Viareggio, in cui la tragedia, la morte e la disperazione fecero spazio anche alla solidarietà e all’aiuto reciproco.

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Le immagini dell’esplosione

L’incubo ebbe inizio alle 23:49 del 29 giugno 2009, quando un treno merci con 14 vagoni pieni di cisterne di gpl deragliò nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Viareggio. Secondo le ricostruzioni, il treno impattò contro un ostacolo e a causa della forte velocità uscì dai binari, provocando la perdita del materiale infiammabile. In poco tempo la zona si trasformò in un inferno, a causa di un’esplosione di dimensioni ingenti. Le abitazioni vicine furono avvolte, in particolare quelle che affacciavano su via Ponichelli.

Morirono in totale 32 persone e altre 25 vennero ferite. Le prime undici morirono immediatamente dopo l’esplosione, a causa delle fiamme e del crollo degli edifici, altre due furono uccise da un infarto e le restanti vittime morirono in ospedale nelle settimane successive a causa delle gravissime ferite riportate. Si salvarono i due macchinisti del treno merci, che saltarono da un muro nei pressi delle rotaie, fuggendo dall’inferno di fuoco e fiamme.

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Le immagini dell’esplosione

A seguito della strage, venne aperta un’inchiesta per comprendere quali fossero le responsabilità del terribile incidente. Nel 2017, otto anni dopo l’esplosione, furono condannati in primo grado l’ad di Rete Ferroviaria Italiana, Michele Mario Elia, l’ex ad di Ferrovie dello Stato e Rete ferroviaria italiana, Mauro Moretti, e l’ex ad di Trenitalia, Vincenzo Soprano. Inoltre, furono contestate delle responsabilità anche alle società Gatx, Officine Jungenthal e Cima Riparazioni. Le inchieste avrebbero infatti rivelato le mancate manutenzioni effettuate sulla rete ferroviaria.

Le parole del presidente Lorenzo Fontana

Il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana ha voluto rilasciare un messaggio di cordoglio e solidarietà per la strage di Viareggio, sottolineando in particolare “l‘indelebile dolore” che essa porta con sé. Fontana ha quindi voluto ricordare le 32 vittime, la “sofferenza straziante che hanno patito“, ha voluto rinnovare la vicinanza ai loro familiari e a chi “è rimasto perennemente segnato da quel dramma“.

Fontana ha concluso il suo discorso, sottolineando come quanto avvenuto a Viareggio “ci interpella continuamente e rimane un monito costante sull’importanza della sicurezza, della prevenzione e della manutenzione delle infrastrutture“.

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