Il pensiero del presidente della Repubblica Sergio Mattarella riecheggia nella Giornata del ricordo della strage di Nassiriya. Il 12 novembre resterà un giorno scolpito nella memoria degli italiani e dell’Italia.
Le parole di Mattarella
“La partecipazione nelle missioni internazionali per la pace in tante travagliate regioni del mondo che l’Italia ha sviluppato in questi anni a servizio della comunità internazionale e dei diritti dei popoli, è il segno dell’impegno e del contributo del nostro Paese allo sforzo concreto della comunità internazionale per combattere gli orrori e le atrocità delle guerre e del terrorismo“. Questo il messaggio inviato dal presidente Mattarella al ministro della Difesa Guido Crosetto, in occasione della Giornata del ricordo dedicata ai Caduti, militari e civili, nelle missioni internazionali.
Il capo dello Stato ha ricordato al Paese la giornata dedicata alla memoria dei Caduti, militari e civili, nelle missioni di pace. Un messaggio che parla anche al presente, considerando i due conflitti che coinvolgono l’Italia: quello in Ucraina e quello nella guerra tra Hamas e Israele. “Nel ventesimo anniversario della strage di Nassiriya, ove, a causa di un vile attentato, morirono 19 italiani tra soldati, carabinieri e civili” aggiunge. La Repubblica volge un pensiero ai caduti e a tutti i feriti che l’Italia conta in questi anni di servizio alla comunità internazionale e le parole di Mattarella si uniscono alla vicinanza delle famiglie colpite.
Strage di Nassiriya: l’omaggio del governo
A quelle di Mattarella, seguono le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni che afferma: “Il Governo rivolge un doveroso e riconoscente omaggio a tutti i connazionali che hanno sacrificato la propria vita nei teatri operativi dove l’Italia è impegnata per difendere la libertà, la pace e la sicurezza. Il 12 novembre 2003 è un giorno che rimarrà scolpito, per sempre, nella memoria nazionale”.
Una strage che viene ricordata anche dal ministro Guido Crosetto: “Quella strage ci ha reso più nazione. Anche dopo vent’anni lo Stato non dimentica le persone che lo hanno servito. Oggi è il momento del ricordo, non è giusto fare una classifica dei morti. Non esiste un caduto di serie A e uno di serie B. Una legge si cambia. Non si deve infangare il momento del ricordo”.