Giorgia Meloni ha ospitato nella tarda mattinata di oggi il neo primo ministro britannico Keir Starmer, con l’obiettivo di stringere rapporti efficaci e utili con il Regno Unito. Un vertice bilaterale che è durato circa mezz’ora più del previsto e che ha visto i due leader europei concentrarsi principalmente sul tema dell’immigrazione, seguito da quello della guerra russo-ucraina e dell’economia. Sembrerebbe che il premier inglese abbia espresso un certo interesse per novità in materia di migranti su cui sta lavorando Meloni, in particolare il modello dei centri di accoglienza in Albania, su cui riflette l’intera comunità europea.
“Io e Starmer siamo d’accordo sul fatto che non bisogna avere timore ad esplorare soluzioni nuove per la gestione dei migranti” ha infatti dichiarato il Presidente del Consiglio, spiegando i motivi che avrebbero spinto i due leader ad affrontare con così grande attenzione il tema dell’immigrazione. “Abbiamo offerto elementi per comprendere meglio il meccanismo del protocollo Italia-Albania” ha poi aggiunto il premier, sottolineando come l’Italia sia effettivamente una pioniera da questo punto di vista. Il modello di contrasto all’immigrazione illegale che sta sperimentando il nostro Paese, quindi, potrebbe trasformarsi in un progetto che potrebbe essere adottato anche da altri Paesi Ue.
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Nella conferenza stampa successiva al vertice, Meloni ha chiarito nuovamente la posizione dell’Italia sulla rimozione del veto sulle armi Nato da utilizzare in territorio russo. “Queste sono decisioni che prendono i singoli paesi anche secondo la propria legislazione e la propria costituzione, in Italia questa autorizzazione oggi non è in discussione” ha dichiarato infatti il premier, allineandosi alle parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani, e aggiungendo che questa decisione non deve essere assolutamente letta come “un indietreggiamento sull’Ucraina“.
Meloni, Starmer e il protocollo Italia-Albania
Giorgia Meloni ha poi evidenziato che l’Italia sta continuando a lavorare al protocollo Italia-Albania “con estrema serietà” e che sarà necessario ancora qualche tempo prima che sia perfetto. “Il modello che il governo italiano ha immaginato di centri per processare le richieste di asilo sotto giurisdizione italiana ed europea in un Paese straniero non era stato sperimentato” ha spiegato il Presidente del Consiglio, aggiungendo: “Se funziona e io credo che funzioni, tutti capiscono che c’è una chiave di volta anche per l’elemento di deterrenza ad affidarsi ai criminali“.
Un’unica soluzione per diverse problematiche, per cui Meloni continua a nutrire grandi speranze. Il Presidente del Consiglio ha poi chiarito che uno dei primi punti da mettere in atto riguarderà l’intensificazione alla lotta al traffico di esseri umani, tramite il rafforzamento della sicurezza, la cooperazione tra forze di polizia e servizi di intelligence e cercando di giungere finalmente “al cuore di questo traffico“. Proprio su questo argomento, Meloni ha deciso di citare i giudici antimafia Falcone e Borsellino, sostenendo che seguendo i soldi sarà possibile sgominare diverse reti di traffico illegale.
Il primo ministro inglese non ha nascosto il suo interesse sulla questione. Prima di giungere in Italia, Starmer aveva infatti dichiarato al The Guardian di avere “già un intento comune di lavorare insieme contro questo vile commercio di spingere le persone oltre i confini“. Per quanto riguarda i dubbi sulle presunte violazioni dei diritti umani in Albania, Giorgia Meloni ha risposto molto duramente: “Mi pare di avere ampiamente spiegato che la giurisdizione è italiana ed europea. O si ritiene che la nostra giurisdizione viola i diritti umani dei migranti o questa accusa non trova fondamento“.
Starmer conferma: “Leonardo e Marcegaglia riceveranno investimenti“
Per quanto riguarda la situazione della difesa europea, i due leader hanno prima affrontato l’argomento del conflitto in Ucraina, confermando l’intenzione di collaborare per giungere a successi in comune. In particolare, Italia e Regno collaboreranno al Global Compact Air Programme, ovvero un programma che serve a sviluppare un velivolo di caccia di sesta generazione, che sia quindi all’avanguardia entro il 2035. “È un progetto che chiaramente significa opportunità, crescita, lavoro ma che contribuisce anche a sviluppare l’industria europea della difesa” ha dichiarato Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa.
Inoltre, il primo ministro inglese avrebbe confermato l’intenzione di rafforzare i legami commerciali con l’Italia, anche nell’ambito della Difesa. Starmer ha quindi annunciato che le due aziende italiane Leonardo e Marcegaglia investiranno 485milioni di sterline nel Regno Unito da destinare alla sede di Yeovil e a programmi di ricerca e sviluppo tecnologico.
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