Adolfo Urso, ministro per le Imprese ed il Made in Italy, si dice “stupito” del contenuto delle dichiarazioni di Andrea Stroppa, referente di Elon Musk in Italia, a La Stampa riguardanti le relazioni tra il governo italiano e il progetto Starlink di Space X.
Dallo scorso gennaio, quando la testata americana Bloomberg sostenne che l’Italia avesse segretamente stretto un accordo con l’azienda dell’uomo più ricco del mondo per sfruttare i benefici dei suoi satelliti a bassa orbita, la questione Starlink sembrava essere stata in parte accantonata.
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L’esecutivo Meloni ha infatti più volte duramente smentito questa possibilità, chiarendo che le interlocuzioni con Space X rientrano semplicemente negli approfondimenti abituali tra gli apparati di uno Stato e una società privata. Da quel momento e dopo la decisione del premier di non riferire sul caso in Parlamento, la questione sembrava essersi assopita.
A risvegliarla proprio le dichiarazioni di Stroppa, che non è nuovo a queste influenze nella politica italiana. Dopo il post contro il ddl Spazio, il braccio destro di Musk in Italia è tornato ad inserirsi nella questioni italiane, sostenendo che al momento Starlink sarebbe pronta portare avanti un’intesa con l’Italia, ma resta bloccata a causa dello stop del ministro Urso.
“Il signor Stroppa ritiene di conoscere quello che è stato detto al Consiglio supremo di difesa, che ovviamente lavora in piena e necessaria segretezza“, ha replicato il ministro preso in causa, cercando di chiudere la questione il più velocemente possibile e lasciando intendere che quanto sostenuto da Stroppa potrebbe non essere effettivamente attendibile.
Starlink, le dichiarazioni di Stroppa a La Stampa
Il colloquio di Andrea Stroppa con La Stampa si è concentrato sui motivi per cui l’Italia non si è dotata ancora dei sistemi satellitari che l’azienda di Elon Musk potrebbe fornirle. Secondo quanto dichiarato dal referente dell’uomo più ricco del mondo, l’unico impedimento a questa possibilità sarebbe la posizione del ministro Urso.
Stroppa ha riferito di aver saputo che Urso avrebbe dichiarato davanti alle più importanti figure istituzionali del Paese che l’Italia entro cinque anni si sarebbe dotata di una sua costellazione satellitare. Il tutto senza l’aiuto di Starlink o Space X. “Da italiano questo mi rende molto orgoglioso, e faccio il tifo per questo progetto nazionale“, ha dichiarato aggiungendo di non ritenere possibile questo progetto dal punto di vista tecnico.
Il referente di Musk ha infatti spiegato che la produzione e la gestione dei satelliti, così come dei lanciatori, delle antenne, dei router e degli hardware richiede molti anni di lavoro, così come lo richiedono le certificazioni di questi prodotti affinché possano essere installati su aerei o navi. Proprio per questo, per rendere più armonioso questo passaggio, l’Italia dovrebbe adottare Starlink come servizio ponte.
“L’Italia in questo momento non ha nessun accordo con Starlink o SpaceX ed è tutto fermo per volontà assolutamente legittima del ministro Urso e dei suoi consiglieri“, ha quindi concluso Stroppa, per poi riprendere la parola solo a seguito delle dichiarazioni di smentita del titolare del ministero delle Imprese. Secondo il referente, infatti, le sue parole sarebbero state travisate, in quanto non avrebbero fatto riferimento al Consiglio Supremo di Difesa.
Stroppa non si è però lasciato sfuggire l’occasione di affondare contro Urso: “Prendo atto dalle parole dal ministro che ha parlato della costellazione nazionale al Consiglio Supremo di Difesa. Non sapevo fosse uno dei temi all’ordine del giorno“.
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