Il ministro della Salute e leader di Articolo Uno guarda al momento politico: «La scissione del Movimento Cinque Stelle complica le cose: il Paese paga il conto degli ultimi anni di antipolitica»
«Letta deve guidare il nuovo Ulivo. C’è bisogno di un perno centrale per il campo largo, che può funzionare solo se è trainato da un soggetto che metta al centro la questione sociale e la difesa dei beni pubblici fondamentali». Lo spiega in un’intervista al quotidiano La Stampa Roberto Speranza, ministro della Salute e leader di Articolo 1.
Il progetto insieme al Partito democratico
«È tempo di una proposta unica col Pd che si candidi a essere la prima forza politica del Paese e sia il perno fondamentale dell’alternativa alla destra. C’è una spaccatura sempre più grande tra gli enormi problemi del Paese e la fragilità del sistema politico. Abbiamo partiti debolissimi, molti personalismi, derive narcisistiche e trasformiste. È come se 30 anni di antipolitica stessero presentando il conto a un Paese che invece avrebbe bisogno di soggetti politici forti, capaci di esprimere una visione autonoma della società».
Cosa manca per il campo largo
Sul fronte del campo largo e della nascita di Insieme per il futuro del ministro Di Maio, Speranza ragiona: «Per il nostro campo la rottura che si è consumata pone un ulteriore problema, perché il Movimento, con i suoi limiti e le sue contraddizioni, ha rappresentato una risposta a una domanda radicale di cambiamento, a una tensione sociale presente nel Paese. La sua crisi non fa scomparire le ragioni che lo hanno portato sopra il 30 per cento nel 2018. Il tema è come riorganizzare un’offerta politica che non faccia finire quella spinta in un maggiore distacco tra politica e società. Dobbiamo prima di tutto costruire una forza trainante del campo progressista, che prenda di petto la questione sociale, e poi continuare a lavorare sull’alleanza col Movimento e gli altri interlocutori. Non è un fatto banale che Landini proprio ieri, all’apertura della stagione congressuale della più grande forza sociale del Paese, inviti tutti i soggetti di questo campo».