Oggi, il neocommissario dell’Istituto Superiore di Sanità Rocco Bellantone è intervenuto pubblicamente all’evento ‘Un SSN universale, equo e garantito: l’innovazione terapeutica, un diritto per tutti’, a Palazzo Giustiniani del Senato della Repubblica. Uno dei problemi che più premono sul Sistema Sanitario Nazionale è quello che riguarda l’aumento delle spese, specialmente quelle che riguardano la tecnologia applicata a tutto il mondo della sanità.
“Le tecnologie nell’ambito medico – ha spiegato il commissario – sono fondamentali ma è innegabile che bisogna far fronte all’aumento dei costi. Prima un nuovo modello tecnologico usciva ogni due anni, oggi ogni mese ci sono delle innovazioni mensili e i costi non fanno altro che aumentare”.
Bellantone: “Bene su innovazione, longevità e la lotta contro il cancro”
“È fondamentale garantire l’innovazione terapeutica a tutti i pazienti – ha proseguito il commissario ISS – in un sistema come il nostro, solidare e universale. Noi, per mantenere questi standard, dobbiamo scontrarci con tre amici: innovazione, longevità e la lotta contro il cancro” – spiega Bellantone elencando i traguardi raggiunti fino ad oggi, grazie alle nuove tecnologie in ambito sanitario – “il secondo dato è estremamente positivo: l’età media sta progressivamente aumentando; quindi, abbiamo molti soggetti anziani invece che pazienti fragili. Siamo, inoltre, riusciti a combattere le malattie come il cancro, nel senso che, anche quando non si riesce a vincere la battaglia è possibile ormai cronicizzare questa malattia e garantire ai pazienti una buona qualità della vita”.
Il prossimo passo è l’interlocuzione delle regioni a livello nazionale
Secondo il neocommissario, infine, è arrivato il momento di “comprendere che le regioni dovrebbero avere un’interlocuzione a livello nazionale per lavorare in sinergia e in maniera omogenea”, in quanto “non è possibile che, ad esempio, il robot, innovazione fantastica utilissima nella chirurgia, venga pagato in Italia il 30% in più di quanto costava negli Stati Uniti, il paese che lo produce. Noi vogliamo essere d’aiuto, siamo un ente terzo, pubblico, che affronta importanti tematiche di ricerca ma anche di sorveglianza”.
“Bisognerebbe creare – ha concluso Bellantone – un unico organismo tecnico, formato da regioni, dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità che in situazioni particolare e, per far fronte a innovazioni particolarmente costose, possa ottenere prezzi migliori e capire se la qualità richiede realmente questi sacrifici”.