Salvini fa i conti della manovra lanciata dal Movimento Cinque Stelle: «Costa fino a nove miliardi, mentre l’operazione quota 41 ne costerebbe uno. Il Rdc va lasciato a chi non può lavorare»
«Se rifiuti un’offerta di lavoro non puoi andare avanti a prendere seicento o settecento euro al mese come se nulla fosse». Parte da questo presupposto l’idea del Reddito di Cittadinanza che Matteo Salvini, leader della Lega, proporrà per il suo eventuale esecutivo. Salvini ha risposto a tema ai giornalisti che a Picerno di Potenza gli hanno chiesto la sua opinione sul progetto introdotto dal Movimento Cinque Stelle.
«Il Rdc costa nove miliardi all’anno mentre quota 41 ne costerebbe uno. Il reddito di cittadinanza va lasciato a chi non può lavorare, quindi a minori, disabili, pensionati sopra una certa età, però il milione di persone che prendono il reddito e lo prendono da tre anni rifiutando offerte di lavoro, dal mio punto di vista perdono qualsiasi diritto».
Poi sugli altri temi attuali. «Proporrò a Draghi di bloccare gli aumenti del gas, di tagliare le tasse sul costo del gas. L’idea della Basilicata, non a caso governata dal centrodestra, di tagliare una parte del costo della bolletta del gas per i lucani mi piace e la vorrei anche a livello nazionale».