Pubblicate le regole per affrontare il nuovo anno scolastico. Ancora tanta l’attenzione verso il Covid e l’azione di prevenzione dei contagi
Le scuole italiane stanno per riaprire i battenti per il nuovo anno scolastico. Settembre è vicino e il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca risponde alle domande sorte nelle scorse settimane sulle norme da adottare in classe contro il Covid con un vademecum ricco di regole.
L’obiettivo del documento inviato a tutte le scuole è la messa a punto di «strategie di mitigazione», attraverso per «garantire la frequenza scolastica in presenza e prevedere il minimo impatto delle misure di mitigazione sulle attività scolastiche». Il Miur ricorda che le linee guida sono utili non solo al contrasto del Covid ma utili da seguire per altre malattie infettive. Un piccolo ritorno alla normalità, seppur con molte cautele.
Prima grande novità è l’addio in classe alle mascherine, non più obbligatorie ma consigliate, soprattutto nei casi di alunni fragili. Sarà compito della famiglia comunicare all’istituto scolastico la richiesta dell’utilizzo dei dispositivi di sicurezza, che poi sarà valutata anche dal medico curante dell’alunno.
È suggerito, in tutti le scuole di ogni ordine e grado, il ricircolo continuo di aria, e l’obbligo di sanificazione ordinaria e straordinaria: la prima, con cadenza periodica, la seconda da effettuare nel caso di positività in classe.
Dopo tre anni addio Dad
Nel caso in cui un alunno fosse positivo, scatta immediatamente l’isolamento domiciliare, come già regolato dalle altre norme sanitarie, ma non è più previsto il sistema della didattica a distanza. Dopo due cicli scolastici e mezzo, la scuola italiana dice definitivamente addio alla Dad, che si chiude col ciclo del 2021/22.
Il trattamento per un caso positivo Covid sarà molto più simile a quello utilizzato nei bambini colpiti dagli altri virus stagionali. D’altronde, la Dad si è rivelata molto spesso difficile da perseguire, soprattutto nei casi in cui la classe si divideva fra chi era a scuola e chi invece a casa.
Le procedure scolastiche
Il vademecum del Miur illustra anche le procedure che il personale scolastico deve tenere nel caso in cui vi fosse un caso sospetto Covid. Nessun monitoraggio o rilevazione della temperatura corporea per gli alunni che entrano ogni mattina a scuola.
Se uno di essi presenta sintomi riconducibili al SARS-CoV-2 deve esse posto subito in un’aula vuota per l’isolamento. Se minorenne, la famiglia deve essere avvertita per poter eseguire nel minor arco di tempo lo spostamento verso casa.
Il bambino che, invece, presenta sintomi come raffreddore o difficoltà respiratorie di lieve entità, ma è negativo al tampone, può tornare a scuola perché questi malanni stagionali «è condizione frequente e non può essere sempre motivo di non frequenza o allontanamento dalla scuola in assenza di febbre». Per il rientro è necessario, come di consueto, l’esito negativo al tampone.