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Sanità, Schlein: “Tagli e disuguaglianze in aumento, servono politiche sociali efficaci”

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Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha espresso preoccupazioni incisive riguardo alla situazione della sanità pubblica in Italia durante un intervento alla Biennale dell’economia cooperativa a Bologna. Sottolineando che i continui tagli al settore sanitario stanno alimentando disuguaglianze sempre più marcate, Schlein ha affermato che è difficile promuovere politiche sociali efficaci in un contesto in cui si riducono le risorse destinate ai Comuni.

Con 800 milioni di euro di tagli previsti, la leader del PD ha messo in guardia contro le conseguenze di queste decisioni, che rischiano di costringere le amministrazioni locali a scelte che favoriscono il massimo ribasso e i subappalti, piuttosto che garantire servizi di qualità.

La polemica di Schlein

Schlein ha richiamato l’attenzione su un problema che va oltre la mera questione dei finanziamenti: il deterioramento della sanità pubblica universalistica, che si sta trasformando sempre più in un servizio privatizzato. Ha illustrato come, per chi ha le risorse economiche, sia possibile accedere a cure private saltando lunghe liste d’attesa, mentre chi non può permetterselo si trova costretto a rinunciare a cure essenziali. Secondo dati della Fondazione Gimbe, circa 4,5 milioni di italiani si trovano in questa situazione di vulnerabilità.

Nonostante le critiche al governo attuale, Schlein ha anche riconosciuto che la sanità italiana presentava già problemi significativi prima dell’attuale amministrazione. Ha enfatizzato la necessità di un nuovo modello di sanità, basato su una maggiore prossimità e sull’interazione con il terzo settore. La segretaria ha suggerito che il futuro della sanità dovrebbe includere case comunitarie e un approccio più diretto alle esigenze delle persone, piuttosto che una struttura burocratica distante.

Oltre ai temi legati alla sanità, Schlein ha affrontato questioni più ampie, come le disuguaglianze sociali ed economiche, attribuendole al fallimento del capitalismo neoliberista. Durante il dibattito, ha spiegato che l’aumento delle disuguaglianze in Italia non è un effetto collaterale, ma piuttosto una conseguenza diretta di un modello economico che sfrutta le risorse naturali e crea un divario sempre più ampio tra ricchi e poveri. Ha esortato a ripartire da valori fondamentali come la giustizia sociale, la giustizia climatica e la dignità lavorativa, sottolineando che è necessario coraggio per sviluppare un nuovo modello economico e sociale.

Schlein ha anche commentato la narrazione prevalente secondo cui non ci sarebbero alternative a questo modello economico, sostenendo che la sinistra deve riappropriarsi della questione della redistribuzione delle ricchezze, dei saperi e del potere. Ha criticato l’arroganza del capitalismo, evidenziando come il motto “Non ci sono alternative” stia radicando una mentalità che non riconosce la possibilità di un cambiamento. Per la segretaria del PD, è fondamentale che la sinistra lavori per costruire alternative praticabili e sostenibili, affinché non si perda di vista l’obiettivo di un’equità sociale reale.

Infine, Schlein ha parlato della povertà, definendola non come una responsabilità individuale, ma come un fallimento collettivo della società e della politica. Ha chiamato a un cambiamento profondo delle politiche attuate, rimarcando la necessità di un approccio che tenga conto delle difficoltà economiche e sociali vissute da milioni di italiani. La sua visione pone l’accento su una ripresa della responsabilità politica e sociale, puntando su un futuro in cui le disuguaglianze possano finalmente essere affrontate con serietà e determinazione.

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