Che la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, sia contro l’autonomia e il premierato non è una novità. Il volto dem, arrivata seconda alle europee con un bel 24,1%, s’impone aspramente contro le due riforme. “Cerchiamo di bloccare il cinico baratto tra premierato e autonomia differenziata. Due riforme legate che per noi si devono fermare, su entrambi i fronti“, ha affermato la segretaria del Nazareno durante l’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Pd.
Schlein contro autonomia e premierato
Al suo ingresso in aula, la Schlein è stata accolta con un’ovazione dei deputati e senatori dem. “Per questo continua la più dura opposizione, nelle aule, a questo disegno. Infiliamoci nelle loro divisioni e proviamo a fermare queste riforme. Fermandone una si fermano entrambe. Ora Meloni fermi l’autonomia e farebbe bene a fermare anche il premierato“, ha poi aggiunto. Il senatore Francesco Boccia ha poi dettato la sua agenda dei desideri al governo di centrodestra. Dopo l’esito della destra europea, il centrosinistra italiano si riscopre vittorioso e scandisce il suo disappunto verso l’operato della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
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“Confermiamo di non voler i loro voti in Europa. Abbiamo un’idea di Europa profondamente alternativa e le condizioni del manifesto firmato a Berlino il 4 maggio sono chiare: niente accordi con i nazionalisti“, afferma Boccia. Secondo i dem, la nuova composizione del Parlamento europeo dovrebbe concentrarsi sul riproporre la formula appena bocciata dalle urne. “I Socialisti mantengono sostanzialmente i numeri di cinque anni fa e si rafforzano nel sud dell’Europa e questo è un segnale per la centralità del Mediterraneo che va fatto pesare molto anche dentro le dinamiche del prossimo Parlamento Europeo. E la delegazione del Pd è la prima del gruppo del Pse, una responsabilità importante“, continua il capogruppo del Pd a Palazzo Madama.
Lo stesso discorso che, per altro verso, avanza Elly Schlein. A Repubblica la segretaria afferma: “Siamo felici di aver contribuito, coi nostri 5,6 milioni di voti, alla tenuta del Pse Siamo la forza più votata nella famiglia dei socialisti e democratici, senza la quale non potrà esserci alcuna maggioranza in Parlamento – e continua – Come Partito democratico abbiamo tutta l’intenzione di dare un contributo decisivo al programma del futuro governo Ue e alla definizione del perimetro della futura coalizione“.
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