La nuova segretaria del Pd saluta tutti i deputati in Aula. Per Renzi “cambia il volto della politica italiana”. Italia Viva e Terzo Polo: ipotesi di partito unico
Elly Schlein debutta alla Camera da segretaria del Pd. La leader dem partecipa alla seduta a Montecitorio, tra abbracci, strette di mano, sorrisi e selfie. Al suo ingresso in Aula saluta tutti i deputati e riceve le congratulazioni dei parlamentari di altri gruppi, anche di maggioranza. I cronisti la attendono in Transatlantico ma Schlein sceglie di non parlare, probabilmente concentrata sulla definizione dell’agenda dei prossimi giorni e sulla necessità di scogliere i primi nodi.
Appuntamento al 12 marzo per la proclamazione ufficiale
Dalla sua squadra in seno al partito a eventuali cambiamenti nei gruppi parlamentari, dopo che le due capogruppo, Debora Serracchiani alla Camera e Simona Malpezzi al Senato, si sono dette pronte a un passo indietro. Per le prime decisioni bisognerà però probabilmente attendere il 12 marzo, quando l’assemblea nazionale del Pd la proclamerà ufficialmente.
Renzi: “Il Pd diventa un partito di sinistra-sinistra”
Intanto la sua elezione non cessa di agitare il fronte dell’opposizione. Oggi è Matteo Renzi, dopo il silenzio di ieri, a scrivere nella sua Enews che “la vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd cambia la politica italiana”, perché i dem diventano “un partito di sinistra-sinistra che compete direttamente con il Movimento Cinque Stelle e assorbe i partitini di sinistra radicale” e questo “è un dato di fatto”. Per il segretario di Italia viva, quindi, “sarà cruenta la battaglia a sinistra tra Schlein e Conte”, mentre “per chi crede nel riformismo” oggi “lo spazio che si apre è fantastico”. E per questo “nelle prossime settimane andremo avanti con decisione insieme ad Azione sulla strada del partito unico. Calenda ha proposto di accelerare sui tempi e noi abbiamo detto che ci stiamo”.
Il piano del partito unico: si parte con il manifesto
La strategia viene confermata in serata dal comitato politico del Terzo polo. Il leader Carlo Calenda presenta una road map per arrivare al partito unico entro l’autunno di quest’anno. In una nota si legge che il processo partirà con la scrittura di un manifesto politico e di valori aperto al contributo di associazioni, movimenti e personalità delle aree politiche liberal-democratica, popolare e riformista. Il processo sarà organizzato democraticamente e a partire dai territori. Il comitato si riunirà la prossima settimana per l’approvazione del documento presentato.
Partito unico, Calenda: “Arrivarci entro settembre”
Dopo l’elezione di Elly Schlein “credo che ci siano praterie” e per questo “abbiamo deciso di accelerare il percorso del partito unico. C’è stata condivisione all’unanimità”, commenta Calenda, aprendo a tutti ma avvisando: “L’unica cosa su cui mi sento di essere molto netto è che si deve arrivare a un partito unico entro settembre-ottobre. Perché poi ci sono le europee che sono la prossima grande sfida politica in cui dimostrare che questo Paese non è diviso tra Le Pen e Melenchon, ma esiste un’alternativa”.