Schlein critica il governo: “Per loro c’è eterno complotto, ma chi si occupa dei problemi dell’Italia?

La dem sottolinea come ci sia un reale problema di classe dirigente: "O la premier Meloni sceglie male o non ha di meglio e in ogni caso è un problema per l'Italia”

Redazione
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Parole dure quelle espresse dalla segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, rispetto l’operato dell’esecutivo Meloni. Il suo intervento alla trasmissione su La7, Tagadà, è interamente incentrato sulle critiche mosse dalla dem contro il fronte unito della maggioranza del centrodestra. Per la Schlein al governo sono tutti dei ‘pasticcioni’ che, non ricevendo risposte dal Paese, si buttano a capofitto sul complotto. “Hanno necessità di individuare un nemico al giorno e io mi domando: chi si occupa dei problemi dell’Italia?“.

Le parole della Schlein

La Schlein commenta gli ultimi trascorsi che hanno scosso l’esecutivo guidato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Primo tra tutti il caso Boccia e dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha portato alle sue dimissioni dal dicastero. La segretaria dem insiste su come dovrebbero chiarire loro sul complotto. “Essendo al governo hanno tutti gli elementi per farlo. Il problema è che quando lo fanno, creano problemi, come abbiamo visto in questi giorni con il caso Crosetto-servizi o con la polizia a Palazzo Chigi. Stiamo aspettando il giorno che non ci occupiamo di una grana del governo: Sangiuliano, Delmastro, Santanchè“, aggiunge.

La dem sottolinea come ci sia un reale problema di classe dirigente: “O la premier Meloni sceglie male o non ha di meglio e in ogni caso è un problema per l’Italia”, continua la leader dem. Schlein ha poi trovato molto inopportuno che la presidente del Consiglio commentasse un processo in corso – in riferimento al caso Salvini su Open Arms – su questo non so se ci sono precedenti. “Il potere giudiziario e quello esecutivo dei governo sono separati. Questa divisione la si deve per tutelare la democrazia da diversi secoli, ma la destra fa finta di non conoscerla. Questo è un governo che non ha rispetto dell’autonomia della magistratura ed è indice di uno scarso senso delle istituzioni quando arriva da un governo“, prosegue intervenendo a ‘Tagadà’.

Schlein su Conte e Grillo: “Mai gioire delle difficoltà”

Un tasto dolente per la Schlein è sicuramente quello del rapporto tra il fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo e il leader pentastellato Giuseppe Conte. “Non intervengo su quello che accade in un’altra forza politica, non mi vedrete mai gioire delle difficoltà di un interlocutore con cui stiamo affrontando insieme la campagna elettorale in Emilia Romagna, in Umbria o in Liguria“, dice la segretaria del Pd intervenendo a ‘Tagadà’.

Poi continua sul fronte delle alleanze. “Renzi? Quando era a capo del Pd è stato un periodo molto complesso e che ha lasciato delle ferite profonde. La questione delle alleanze non si deve fare mai da nome a nome. In 10 anni avevamo smarrito la nostra identità e ho iniziato dal salario minimo, i diritti, la politica industriale. E ho sempre detto che da soli non ce la facciamo, dobbiamo aprire anche a quel 50% che non vota. Dobbiamo mettere al centro alcune questioni fondamentali, non da nome a nome ma da tema a tema”, ha concluso la Schlein.

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