Schlein affonda contro il governo: “La destra vuole riscrivere la storia”

"Tengono stretta la fiamma che hanno nel simbolo e fanno gli offesi" ha dichiarato la segretaria del Pd, sostenendo che proprio questa fiamma sia "un collegamento con la destra missina"

Redazione
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Questa destra non ha mai tagliato le radici con il proprio passato, la fiamma nel simbolo è un collegamento con la destra missina” con queste parole la segretaria del Pd Elly Schlein riaccende lo scontro con la maggioranza di governo, accusata di non aver preso una posizione dura e repressiva nei confronti delle parole del deputato di FdI Federico Mollicone che, in occasione dell’anniversario della Strage di Bologna, ha rifiutato le sentenze della Cassazione, dichiarando che la condanna dei movimenti di destra eversiva erano parte di un “teorema politico” teso solo ad attaccare le destre.

Le parole di Mollicone sono molto gravi, mi chiedo cosa aspetti Giorgia Meloni a prendere le distanze” tuona Schlein dallo studio di “In Onda” su La7, fomentando nuovamente il dibattito a distanza con il Presidente del Consiglio. Il volto dei democratici ha insinuato che la mancata presa di posizione del premier è un sintomo del fatto che Meloni possa essere non contraria alle dichiarazioni fatte dal suo deputato. “Si rimettono in discussione delle sentenze. C’è un attacco frontale alla magistratura dicendo che si tratta di un attacco alle destre. Chiedo che Meloni prenda le distanze” ha dichiarato perentoria Schlein, pronta a non lasciare andare l’argomento, anche a giorni di distanza.

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Nel corso del suo intervento, Schlein ha trattato l’argomento delicatissimo della pugile algerina Imane Khelif, ovviamente criticando le posizioni del governo, per poi parlare nuovamente di “campo largo” e delle difficoltà che la coalizione del centrosinistra sta affrontando per trovare argomenti comuni che costituiscano un’agenda di politica estera.

Schlein: “Dalla destra arriva un delirio di onnipotenza

Elly Schlein si è chiesta più volte, anche ieri sera a “In Onda“, per quale motivo “dopo tanto tempo in FdI non si dichiarano antifascisti, come lo è la Costituzione e come lo siamo noi“. Secondo la segretaria del Pd da un lato c’è sempre “la difficoltà da parte di Meloni a scaricare i suoi perché antepone la ragione di partito al rispetto della dignità delle istituzioni” e dall’altro invece c’è “il tentativo di coprire l’incapacità del governo di rispondere ai bisogni degli italiani con la deviazione dell’attenzione su altre questioni“.

Allo stesso tempo, però, dalla maggioranza di governo sembrerebbe esserci “un tentativo costante di riscrivere la storia, che deriva da un delirio di onnipotenza“. L’astro nascente del Partito democratico è molto dura nelle sue condanne. Parla di un “disegno della destra” che da quando è al governo “invece di occuparsi di salari e diseguaglianze, ha iniziato da subito a occupare i posti di potere“.

Elly Schlein, Europee
Elly Schlein, segretaria del Pd

Parlando poi di disuguaglianze, Schlein ha deciso di commentare la vicenda riguardante la pugile Imane Khelif, giudicata perché non ritenuta totalmente donna e quindi inadatta a competere alle Olimpiadi di Parigi. Schlein ha duramente criticato il modo di agire di Meloni, Salvini e Trump che “hanno attaccato una donna perché vogliono decidere loro se può essere una donna“. Il volto dei democratici ha sostenuto l’esistenza di “un asse dei nazionalisti che hanno l’ossessione del controllo dei corpi, in particolare quello delle donne” e che usano ogni mezzo per “passare sopra le vite delle persone come dei trattori“.

Schlein: “Sulla politica estera riusciremo a trovare una quadra

Elly Schlein continua a covare il sogno di una coalizione di centrosinistra che costituisca un fronte unito contro il governo di destra di Giorgia Meloni e che con le sue azioni e la sua agenda riesca ad allontanarlo dal potere e a sostituirlo. Il percorso però non è semplice e sono ancora troppi i fattori di disuguaglianza che continuano ad allontanare i partiti delle opposizioni. In particolare, il tema della politica estera si dimostra un ostacolo piuttosto complesso da superare. Anche su questo, però, Schlein ha intenzione di continuare a lottare perché “riusciremo a trovare una quadra“.

La leader dem ha ribadito nuovamente che il Pd “è unitario perché ce lo chiede la gente che vuole vedere una possibilità concreta di mandare a casa Meloni” e per questo “continuiamo a lavorare per l’unità delle opposizioni“. Sul fronte della politica estera, Schlein vede una speranza perché tutti i partiti della papabile coalizione “hanno idee diverse ma sono stati tutti d’accordo a chiedere fin da subito il cessate il fuoco a Gaza“.

Proprio su questo argomento, la segretaria del Pd non ha evitato di dare un’ultima stoccata al governo, sostenendo che “Meloni, Salvini e Tajani si sono visti non per discutere di Medio Oriente ma di poltrone e Rai. Vi sembra un governo all’altezza della tradizione diplomatica del nostro Paese?“.

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