Caro bollette, Schlein presenta piano in due fasi: “Serve risposta più ampia e misure immediate”

La segretaria del Pd ha criticato l'immobilismo del governo, sostenendo che l'Italia deve riuscire ad allinearsi alle proposte dell'Ue. Innanzitutto, si rende necessario un disaccoppiamento del prezzo del gas e dell'energia elettrica e una revisione dell'Acquirente unico, ormai "snaturato"

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Il 2025 si è aperto con la consapevolezza da parte dei cittadini italiani ed europei dell’arrivo di un rincaro delle bollette di luce e gas, dovuto alla concomitanza di fattori diversi e dalle soluzioni piuttosto complesse. Mentre il governo cerca di arginare il problema, proponendo un nuovo tetto al prezzo del gas e sostegni mirati alle fasce deboli della popolazione, Elly Schlein propone un piano a lungo termine, che risolva il problema alla radice, con l’obiettivo di evitare che in futuro si presentino nuove situazioni simili.

Intervenire sul lato strutturale non significa non introdurre immediatamente misure che aiutino le imprese“, ha però voluto chiarire la segretaria del Partito democratico, ricordando la situazione emergenziale verso cui si sta dirigendo il Paese. Come stimato da Facile.it, si ipotizza che nel corso dell’anno ogni cittadino potrebbe andare incontro ad un aumento del 18,2%, fino ad arrivare ad un picco del +30%. Dati inquietanti, che hanno ovviamente spinto il governo italiano a prendere in considerazione diverse soluzioni.

Il fattore principale che ha causato questo aumento è il mancato rinnovo dell’accordo tra Ucraina e Gazprom, che dal primo gennaio di quest’anno non permette al gas russo di giungere in Europa. Si sono aggiunti poi un inverno particolarmente rigido e la necessità italiana di produrre energia elettrica attraverso l’utilizzo del gas, che comporta quindi costi più alti.

Schlein: “Il Pd ha due proposte per diminuire il caro bollette”

Schlein ha quindi presentato due proposte diverse ma tra loro collegate, su cui auspica che possa riflettere anche la maggioranza, così che il cambiamento possa essere perseguito insieme. Innanzitutto, il volto dei democratici propone di “disaccoppiare il prezzo dell’energia dal prezzo del gas“, così da evitare che il rincaro di uno dei due elementi trascini con sé anche l’altro. Si tratta di un’opzione che può essere perseguita attraverso lo sviluppo e la messa a terra di nuove energie rinnovabili, che possano permettere all’Italia di staccarsi in parte dall’utilizzo del gas naturale liquefatto (Gnl), che presenta notevoli difficoltà logistiche e prezzi non competitivi.

La seconda proposta, invece, riguarda “l’Acquirente unico pubblico per ottenere prezzi dell’energia più bassi“. L’Acquirente unico è una società pubblica che è stata costituita nel 1999 dalla legge Bersani e che è controllata dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Al momento della sua nascita ha avuto solamente il compito di garantire la disponibilità di energia elettrica necessaria per far fronte alla domanda di tutti i clienti nel mercato della Maggior Tutela, acquistano energia sulla Borsa elettrica o attraverso contratti bilaterali.

La segretaria del Pd, Elly Schlein
La segretaria del Pd, Elly Schlein

A partire dal luglio 2024, però, il mercato unico dell’energia elettrica non esiste più e l’Acquirente unico ha quindi il compito di rifornire i clienti del Servizio a Tutele Graduali, dove sono applicate le “tariffe PLACET“, ovvero le offerte del mercato libero a prezzo fisso o variabile. Proprio alla luce di questo cambiamento, Schlein sottolinea che “l’Acquirente unico è stato snaturato“, in quanto non può fare contratti pluriennali e cercare contatti migliori, ma può solamente comprare sul Tts.

Schlein: “Dobbiamo aumentare le rinnovabili nel mix energetico italiano”

L’obiettivo, quindi, è quello di rimediare alla presunte mancanze del governo in questi due anni, allineando l’Italia alle iniziative assunte da altri Paesi Ue. Schlein, inoltre, riconosce l’importanza dei sostegni che l’esecutivo ha garantito alle fasce più deboli della popolazione, ma allo stesso tempo sottolinea come queste siano soluzione a breve termine e non affatto strutturali. “Serve una risposta più ampia“, ha rivendicato la segretaria, chiarendo che il Pad continuerà a spronare il governo affinché prenda decisioni più vantaggiose.

Tra queste, Schlein individua l’aumento della quota delle energie rinnovabili nel mix energetico del nostro Paese. In questo senso, quindi, la leader dem ricorda il bisogno di una sburocratizzazione che permetta di semplificare gli iter autorizzativi e coinvolgere le comunità locali nella costruzione di nuovi impianti.

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