Schlein in bilico nell’incontro con i cattolici, Castagnetti (Pd): “Noi esclusi da segreteria”

Il Partito Democratico di Elly Schlein è appeso ad un filo. All'incontro dei Popolari "Osare la pace, vivere la fraternità, difendere la democrazia" tende una mano ai cattolici

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Il Partito Democratico di Elly Schlein è appeso ad un filo. All’incontro dei Popolari “Osare la pace, vivere la fraternità, difendere la democrazia” tende una mano ai cattolici democratici attaccando duramente il governo Meloni su sanità, tagli e riforme.

Le parole di Schlein

Il pluralismo del Pd è il più prezioso valore aggiunto, e io ho il dovere di garantirlo, senza i cattolici democratici perderemmo la nostra ricchezza” afferma la Schlein. Appena arrivata, l’abbraccio del presidente dell’associazione Pierluigi Castagnetti. In sala c’erano anche gli ex ministri Piero Fassino, Beatrice Lorenzin, Dario Franceschini e l’eurodeputata Beatrice Covassi. La segretaria parla di una ‘donna straordinaria’ come Tina Anselmi per ricordare la “sua” riforma del Servizio sanitario nazionale: “Non voleva una sanità solo per ricchi” aggiunge.

Schlein
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All’incontro poi la Schlein passa all’attacco: sulla manovra la questione della sanità pubblica è un problema ingente: “Registra uno smantellamento, un insulto per quel 75% di italiani per i quali è diventata un’impresa accedere alle cure mediche a causa di liste di attesa sempre più lunghe. Senza parlare del taglio alle pensioni e della “tassa Meloni” sulle bollette che pesa su 5 milioni di famiglie“. Un governo quindi che “colpisce le fasce più fragili: l’ha fatto sulla povertà cancellando l’unico strumento – per quanto migliorabile – di sostegno al reddito e alle persone più povere, l’ha fatto colpendo i poveri anziché la povertà“.

Per la segretaria del Pd, giovani e disabili sono messi in secondo piano dal governo Meloni. La Schlein propone infatti una pensione di garanzia a fronte della precarietà che si affligge su di loro. “La destra ha sempre sognato l’uomo solo al comando, oggi la donna. Ma il Paese ha già dato su quel profilo e non è andata bene“.

Schlein e la proposta di Castagnetti

Castagnetti non ci è andato di certo leggero sulla Schlein e la tensione è sempre più palpabile. Il presidente dell’associazione ha subito chiarito la sua posizione: “Noi siamo esclusi dalla segreteria“. Una frase che colpisce, una frecciatina in piena regola alla segretaria del Pd che però non cambia piega. Poi la Schlein torna sull’Europa: “La pace – che deve tornare al centro dell’impegno del nostro partito, non ci devono essere titubanze – la fraternità e la democrazia, mai scontata. Senza il contributo dei cattolici democratici non esisterebbe il Partito democratico e la nostra straordinaria comunità, così come non esisterebbe la Costituzione. Questa è e continuerà a essere la casa di questa straordinaria cultura politica afferma.

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